Pietro Maso massacrò i genitori a sprangate, ora fa il cameriere in Spagna

Pietro Maso massacrò i genitori, ora fa il cameriere in Spagna. E’ stato uno dei casi più seguiti anche a livello mediatico, colpì la ferocia delle sue azioni. 

Pietro Maso

Dopo la rivelazione sulla possibile uscita dal carcere di Salvatore Parolisi (qui tutti i dettagli), il settimanale Giallo coglie l’occasione per fare il punto su che fine hanno fatto gli autori dei più celebri delitti e massacri italiani. Tra loro uno dei più tristemente noti è proprio Pietro Maso.

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Oggi Maso ha 49 anni ed è di fatto un uomo libero dato che ha scontato la sua pena di 30 anni inflittagli per aver ucciso il 17 aprile 1991 a soli 20 anni insieme a tre amici i suoi genitori Antonio Maso e Mariarosa Tessari. Di quel delitto Maso spiegò: “Volevo stupire a tutti i costi e così ho fatto qualcosa che gli altri non potranno mai fare: uccidere i miei genitori”.

Maso ha avuto anche seri problemi di droga ed è stato inoltre ricoverato in una clinica psichiatrica per turbe mentali collegate anche all’uso di stupefacenti. Poi si è sposato e ha fatto lavori saltuari a Milano. Infine la decisione di trasferirsi in Spagna lontano da tutti i riflettori e dai ricordi di quanto accaduto.

Il movente e la condanna di Pietro Maso

Pietro Maso massacrò e uccise i suoi genitori sostanzialmente per motivi di soldi poiché l’allora ventenne voleva fare a tutti i costi la bella vita e il denaro che i suoi gli passavano non gli bastava più. Prima del duplice omicidio aveva già provato a far esplodere la villetta nella quale vivevano con l’aiuto di alcune bombole di gas. Quella notte invece con l’aiuto dei tre amici (condannati poi a 26 anni di carcere) uccise i suoi a colpi di spranghe e padelle. Poi simulò un furto al quale gli inquirenti non credettero già da subito.

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