Covid-19, moglie devastata ha avuto 15 minuti per dire addio al marito

Una moglie distrutta dal dolore ha avuto solo 15 minuti per dire addio al marito prima che morisse a causa di complicanze legate al Coronavirus.

Il racconto che Ellen Betty Parker ha condiviso con il ‘Mirror‘, dimostra ancora una volta quanto sia infame il Coronavirus. La giovane è stata la prima ad ammalarsi in famiglia e presto il contagio ha coinvolto tutti i membri. Consci della gravità della malattia per le persone che soffrono di complicazioni di salute pregresse, la famiglia Parker ha cercato di proteggere in ogni modo il padre Keith. L’uomo, infatti, soffriva da anni di diabete e da tempo era rimasto con un solo polmone.

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Dopo aver sviluppato febbre e tosse, Ellen è stata mandata a casa dalla scuola e si è posta in isolamento. Presto i sintomi del contagio si sono manifestati anche nella sorellastra e nella sorellina di appena 11 mesi. La ragazza spiega come tutti a casa abbiano cercato di proteggere il padre: “Sapevamo che papà era a rischio, così abbiamo seguito tutte le indicazioni evitando di uscire di casa se non per fare la spesa e prendere le medicine. Si è ammalato il 6 aprile e sapendo che era a rischio abbiamo chiamato l’ambulanza”. I paramedici, però, gli hanno detto che non era necessario il ricovero visto che la respirazione era normale.

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Ricoverato in ospedale le sue condizioni peggiorano: la moglie ha avuto 15 minuti per salutarlo

Passati alcuni giorni e osservato che i medicinali prescritti dal medico di base non avevano effetto, la famiglia Parker ha chiamato nuovamente l’ambulanza. Questa volta Keith è stato ricoverato ed è stato sottoposto al test del tampone. Purtroppo è risultato che l’uomo era affetto dal coronavirus e dopo poco ha avuto necessità di essere collegato ad un respiratore. La figlia spiega, però, che nessuno in famiglia si attendeva che questa volta non ce l’avrebbe fatta: “Pensavamo sarebbe tornato in un paio di giorni. L’anno prima aveva fatto entra ed esci dagli ospedali”.

Inizialmente, inoltre, sembrava che l’uomo stesse reagendo bene. I medici comunicavano con la moglie giornalmente e le notizie non sembravano così sconfortanti. Sabato però il livello d’ossigeno nel sangue è calato drasticamente e si è resa necessaria l’intubazione. A raccontare quel triste momento è sempre Ellen: “Ci hanno detto che lo aveano attaccato ad un ventilatore e che stavano facendo tutto quello che potevano, ma non c’era più nulla da fare. Hanno aggiunto che arrivati a quel punto contattavano i familiari per un saluto se c’era tempo. E’ potuta entrare solo mia madre che ha avuto a disposizione 15 minuti per dirgli addio”.

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