Complice nell’omicidio di un 11enne esce dal carcere: la rabbia dei genitori

Il delinquente che ha fornito la pistola con cui è stato ucciso Rhys Jones, 11 anni, sta per essere rilasciato dal carcere: al dolore per la vittima dell’omicidio si aggiunge ora la beffa.

I genitori dello scolaretto Rhys Jones sono stati informati che a James Yates non è più vietato entrare nell’area di Croxteth a Liverpool (Regno Unito), dove loro figlio è stato ucciso a soli 11 anni. Il delinquente che ha fornito la pistola con cui è stato ucciso il ragazzino sta per essere rilasciato dal carcere.

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Una pena troppo leggera a fronte di un terribile omicidio

James Yates, 30 anni, membro della gang di Croxteth, è tornato in carcere lo scorso novembre dopo aver violato le sue condizioni di licenza. Fu lui a consegnare l’arma del delitto al giovane assassino Sean Mercer e poi aiutarlo a coprire le tracce dopo l’atroce delitto, commesso nel 2007. Ha scontato 7 anni di carcere su un totale di 12.

La sua decisione del 2015 di chiedere la revoca di un’ordinanza che gli vietava di tornare nel quartiere in cui vivono i genitori di Rhys, in modo che potesse visitare un parente malato, scatenò un’ondata di rabbia tra la popolazione. E nel 2018 il malvivente è tornato all’attenzione della Polizia per il suo presunto coinvolgimento in un circolo di spaccio di eroina, accusa poi caduta quando i testimoni si sono detti troppo spaventati per sostenere un procedimento giudiziario.

Oggi, i genitori di Rhys sono stati informati delle rigide misure che impedivano al criminale di entrare a Croxteth, non sono più in vigore. Yates potrà tornare nel quartiere dove vivono i suoi amici, conoscenti e parenti. Questo pomeriggio Steve Jones, padre di Rhys, ha dichiarato: “È una grande delusione. Potremmo incontrarlo in lui in qualsiasi momento”.

EDS

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