Ragazza uccisa e smembrata | il killer inchiodato dalle carte di credito

L’orribile delitto che riguarda una ragazza uccisa si chiude in maniera netta. Scoperto l’assassino, incastrato in maniera inconfutabile.

ragazza uccisa
Una ragazza uccisa e smembrata dal compagno scoperto in maniera casuale Foto dal web

Un uomo responsabile del caso della ragazza uccisa a 31 anni è stato scoperto a causa di una sua grave imprudenza. Lui è Raphael Lolos, 43 anni, e la vittima era la bellissima Jenny Londono, che lavorava come bar manager.

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I due avevano avuto una relazione, con lui che ad un certo punto ha assassinato lei perché corroso dalla gelosia. I due poi erano anche in affari insieme ma la loro storia non era destinata a durare. Entrambi avevano cominciato a gestire il ‘Luna Lounge’ a Englewood, una località statunitense situata nel New Jersey, lo stato in cui sorge New York. Il locale aveva riscosso in breve tempo grande successo, ma Raphael Lolos ben presto ha cominciato a manifestare degli evidenti sintomi di gelosia, pur non avendo prove di una eventuale infedeltà di Jenny. Lolos addirittura è giunto sul punto di nascondere un dispositivo di geolocalizzazione nell’auto della ragazza, per monitorarne gli spostamenti.

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Ragazza uccisa, il socio in affari e fidanzato l’ammazza e la smembra

La coppia non viveva insieme ed anche per questo il killer voleva conoscere maniacalmente dove andasse e cosa facesse la sua compagna. Lei d’altro canto ignorava di essere tracciata ma sapeva che esistevano problemi con quell’uomo. Dovuti anche al fatto di avere mescolato amore e lavoro. Il comportamento dell’uomo era alquanto bipolare. Ci sono messaggi in cui accusava la ragazza uccisa di sfruttarlo solo per soldi. Per poi cambiare del tutto tono e chiedere perdono, dicendole che l’amava. Poi però la tragedia, probabilmente annunciata. Il 25 giugno 2017 Jenny chiuse il bar come tutte le notti, andando da Raphael. All’indomani però di lei non si sapeva più niente e la sua famiglia aveva sporto denuncia alla polizia. Gli agenti pensavano che la 31enne fosse ancora viva, perché c’erano segni di attività dalle sue carte di credito.

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I resti di Jenny galleggiavano nell’Hudson

In realtà lei era già morta ed era Lolos ad usarle per i suoi comodi. E due giorni dopo una persona aveva segnalato sgomento la presenza di un corpo femminile che galleggiava dal fiume Hudson, a Brooklyn. Si trattava del torso. Il cadavere era proprio della sfortunata Jenny Londono, con il suo fidanzato che l’aveva fatta a pezzi e gettata in acqua. Qualche giorno dopo era emersa anche una gamba sinistra. E poi ancora quella destra. La testa e le braccia invece sono del tutto sparite. Il test del Dna aveva confermato che quei resti umani appartenevano alla stessa persona. Ma ancora la polizia non sapeva che si trattava di Jenny. La conferma è giunta dopo che le autorità avevano diffuso una foto in cui avevano ritratto un tatuaggio presente sull’anca destra e che raffigurava una parola in sanscrito.

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La ragazza uccisa riconosciuta grazie ad un tatuaggio

A quel punto la madre di Jenny aveva riconosciuto in quel tatuaggio una rappresentazione che aveva proprio sua figlia in quella parte del corpo. Riportava un nome, “Lily”, in memoria di una cara zia defunta. A quella notizia anche Raphael Lolos si era finto disperato. Ma la polizia ha scoperto che era lui l’assassino che aveva ucciso la ragazza per poi smembrarla e disperderne i resti. E la prova è giunta dalle transizioni indicate dalle carte di credito di Jenny. Infatti le autorità hanno appurato che Lolos aveva lasciato l’appartamento di Jenny per fare shopping il giorno in cui lei era scomparsa. Con quelle carte di credito aveva comprato una scatola di grossi sacchetti dell’immondizia e poi due pezzi di carne. Quella stessa notte infine Lolos aveva fatto un viaggio fino al’ George Washington Bridge’, a Manhattan, lungo il fiume Hudson. Conferma giunta invece dalle celle telefoniche attaccate al suo telefono cellulare. Poi lui è tornato a casa sua, senza mai fare più ritorno all’appartamento della sua fidanzata.

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Lolos ha ricevuto il massimo della pena: starà per sempre in carcere

Lui ha ricevuto l’accusa di omicidio, anche se nell’appartamento della giovane mancavano segni di colluttazione o tracce di sangue o di violenza. Si ritiene che lui l’abbia smembrata usando un tritacarne. La difesa di Lolos si è aggrappata a dei cavilli per cercare di dimostrare l’innocenza di quest’ultimo. Alla fine però, nel dicembre 2019, la giuria lo ha ritenuto colpevole di omicidio e di distruzione di cadavere, ma il giudice lo ha condannato invece per stalking e furto di carte di credito. Infine ecco arrivare una condanna all’ergastolo per l’uomo, con la possibilità di potere ottenere la libertà condizionale solo dopo 63 anni trascorsi in cella. Lui che ora ne ha 43. Questo è il massimo della pena possibile. Inoltre ecco anche a 5 anni per profanazione di resti umani, altri 5 per stalking e 10 per svariate frodi legate all’uso indebito di carte di credito altrui.

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