Cocainomane picchia violentemente la fidanzata, poi muore in prigione

Ronnie Gaunt, intossicato dall’alcol e dalla cocaina, ha picchiato violentemente la sua fidanzata. Muore in prigione, ma non si ritiene sia collegato all’epidemia Coronavirus. 

Un idraulico di Manchester, Ronnie Gaunt, aveva è morto in prigione mercoledì scorso mentre serviva la sua pena. La sua morte non sembra essere collegata all’epidemia da Coronavirus. Gaunt, di 38 anni, stava scontando la pena per aver picchiato violentemente la madre dei suoi figli finché non aveva perso coscienza in una lussuosa camera all’Hotel Hilton.

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Gaunt all’Hotel Hilton si è scatenato con alcol e cocaina e si è scagliato contro gli ospiti dell’hotel sostenendo che lo stessero discriminando in quanto bianco. Poi ha attaccato l’ex fidanzata afferrandola per la gola e impedendole di scappare. L’ha rincorsa per il corridoio dell’hotel, insultandola e quando è riuscito a raggiungerla l’ha picchiata senza fermarsi per oltre 15 minuti. Infine, la Polizia è intervenuta ed è riuscita a fermare Gaunt fuori dall’hotel. La sentenza è stata leggera, 42 mesi di carcerazione nella prigione di Warrington dopo essersi dichiarato colpevole.

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Inizialmente, Gaunt aveva dichiarato di aver portato la fidanzata nell’hotel per un weekend romantico, offrendole regali per il suo compleanno e portandola a cena fuori. Ma quando ha iniziato ad abusare di cocaina durante la notte, si è trasformato in una persona violenta e irascibile. Il vicesegretario del Ministro della Giustizia ha dichiarato che: “Il prigioniero Ronnie Gaunt è stato trovato senza vita il 15 aprile del 2020 e le condoglianze vanno alla sua famiglia e ai suoi amici“.

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