Wuhan, allarme Coronavirus negli Usa nel 2018: di cosa si tratta

Secondo quanto riportato dal ‘Washington Post’ i diplomatici Usa di stanza in Cina avevano allertato del rischio diffusione virus dai laboratori di Wuhan.

Prima di addentrarci nelle rivelazioni fatte dal ‘Washington Post‘, bisogna innanzitutto premettere che gli studiosi hanno già smentito che il Sars-Cov-2 sia frutto di un’alterazione genetica del virus effettuata in laboratorio. Il Covid-19, dunque, è un virus di origine naturale che è mutato nella forma attuale senza la manipolazione umana. Chiarito questo vediamo il contenuto delle rivelazioni del quotidiano americano, riportate in Italia da ‘Tgcom 24‘.

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Nel 2018 dall’ambasciata americana in Cina è giunta al governo Usa un rapporto nel quale si parlava del rischio di un virus, simil Sars, dai laboratori di un istituto di ricerca genetica a Wuhan. In questi si sottolineava: “Che il nuovo laboratorio presenta una grave carenza di tecnici e investigatori adeguatamente formati necessari per operare in sicurezza”. Il laboratorio a cui facevano riferimento è quello di Bioresearch inaugurato nel 2015 proprio nella città in cui si è diffuso il Covid-19.

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Allarme Coronavirus nel 2018: gli Usa hanno collaborato per rafforzare la sicurezza

La segnalazione al governo Usa specificava che all’interno del laboratorio si stavano svolgendo delle sperimentazioni sui pipistrelli dello Yunnan. Da queste erano emersi dei risultati molto interessanti: si era scoperto che il coronavirus presente nel loro organismo era trasmissibile all’essere umano e che probabilmente questi provenivano dalla medesima famiglia dalla quale si era propagata la Sars nel 2003.

In ogni caso nell’articolo del noto quotidiano americano si sottolinea come gli Stati Uniti abbiano fornito supporto al laboratorio cinese per innalzare il livello di sicurezza. Addirittura pare che gli stessi scienziati cinesi avessero richiesto maggiore aiuto per rendere ancora più sicuro il laboratorio.

 

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