Coronavirus Italia: il governo dà il via libera ai test sierologici

In Italia, il governo dà il via libera ai test sierologici per una mappatura più completa del Coronavirus: cosa sono, a che servono e valutano.

(PRAKASH MATHEMA/AFP via Getty Images)

Presto potremo forse avere un quadro più completo della diffusione del Coronavirus in Italia. Fino a oggi, infatti, il numero di positivi ufficiali è stato giudicato da molti esperti di gran lunga inferiore rispetto a quelli effettivi.

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Questa una delle ragioni per le quali sta per partire la procedura per i test sierologici che dovrebbero consentire di individuare i potenziali ‘immunizzati’ dal coronavirus. Il commissario Domenico Arcuri, secondo quanto apprende l’ANSA, ha avuto ieri sera l’incarico dal governo.

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Cosa sono i test sierologici per il Coronavirus

Ora dovrà avviare la procedura pubblica per la ricerca e l’acquisto dei test. Questo, secondo quanto si apprende, sarà somministrato a un campione di 150mila persone rappresentativo della popolazione italiana. In alcune parti d’Italia, in realtà, questo tipo di test sono stati già applicati a campioni di popolazione. Riccardo Starace, presidente di Medica Group, ha spiegato all’Ansa: “Il nostro è a tutti gli effetti un sistema di diagnosi, testato a Tor Vergata e allo Spallanzani”.

“Questo test è di fondamentale importanza sia per la mappatura della popolazione, che per la ricerca”, ha aggiunto Starace. Quindi conclude: “Ora serve un protocollo dal ministero per uniformare le procedure. La nostra richiesta è vengano date delle linee guida, in modo che tutte le Regioni possano adeguarsi a queste linee guida, individuando delle aree di utilizzo”.

A cosa servono i test e cosa valutano

Secondo il sito della fondazione Veronesi, questo tipo di test “vanno alla ricerca degli anticorpi (immunoglobuline) IgM e IgG. Le IgM vengono prodotte temporalmente per prime in caso di infezione. Con il tempo il loro livello cala per lasciare spazio alle IgG”. In sostanza, questo tipo di test riescono a valutare sia se si è positivi in quel momento, che se lo si è stati in passato. Se l’infezione si è verificata già da diverso tempo, la persona sottoposta a test può essere dichiarata immune.

Grazie a questi test sierologici, in sostanza, abbiamo una mappatura più completa del virus, che va oltre la positività del soggetto nel momento in cui viene fatto il tampone. Si può valutare, in questo modo, quale sia il reale numero di asintomatici o persone con sintomi blandi che hanno contratto il Coronavirus nel corso di questi mesi.

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