Madre rimane sola con 7 figli: il marito è morto a causa del Coronavirus

Una madre affranta ha raccontato la sua storia con il marito ed gli ultimi mesi in cui il Coronavirus lo ha portato via da lei e dai 7 figli.

Cinzia Trevisan è una donna di 51 anni residente a Gossolengo (Piacenza) a cui la vita è cambiata drasticamente negli ultimi mesi. Nel 1993 si è sposata con Giancarlo ed ha abbandonato il percorso universitario in Lingue e culture europee per diventare una mamma a tempo pieno. Il marito, infatti, si è occupato del lato economico della famiglia, lavorando nella lavanderia del padre, mentre lei si è dedicata a crescere ed educare i figli. La coppia ne ha avuti ben 7 ed ha stretto i denti per dare loro tutto ciò che gli necessitava.

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Se si eccettuano le piccole rinunce quotidiane e quella ad un viaggio di nozze in un Paese esotico, questa famiglia viveva bene ed era serena. A febbraio, però, il Coronavirus ha scombinato il loro mondo: “Aveva la febbre alta, poi la tosse. Influenza, dicevano i medici. Tranquilli, bisogna avere pazienza, non occorre fare il tampone per il coronavirus. Scusate, ho quasi il rifiuto di scrivere quella parola”.

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Madre rimane sola con 7 figli e si laurea pochi giorni dopo

Giancarlo è rimasto in casa per quasi due settimane con sintomi influenzali forti. Era chiaro che avesse contratto il Covid-19, ma le sue condizioni non erano così gravi. Poi, una notte, è giunta una crisi respiratoria: “Dopo dodici giorni di malattia, di notte, mio marito si è aggravato. Ho chiamato l’ambulanza, finalmente lo hanno portato in ospedale dove, dopo altri dodici giorni esatti, è morto. Ho visto per l’ultima volta Giancarlo il 10 marzo, giorno del compleanno suo e di nostra figlia Miriam. Lui compiva 53 anni, lei 23″.

Purtroppo il ricovero in terapia intensiva non è stato sufficiente a salvare Giancarlo. Cinzia è ancora lacerata da un dolore che con ogni probabilità non l’abbandonerà mai: “Non ho una spiegazione logica per quello che è successo, e dopotutto non mi viene richiesto di averla. Il dolore della ferita è lacerante. Brucia come il sale su un taglio profondo“. Nei giorni successivi al decesso del marito la donna ha riscattato tutti i suoi esami universitari e si è laureata con una tesi su Lutero e la traduzione della Bibbia. Un modo probabilmente per cercare di andare avanti e non pensare alla tragedia che l’ha investita. D’ora in avanti questa coraggiosa madre si dovrà occupare dei 7 figli con le sue sole forze.

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