Protezione Civile | la protesta di Fondazione GIMBE | “Dati errati sul Coronavirus”

Fondazione GIMBE contesta la metodologia adattata dalla Protezione Civile in merito al conteggio delle persone guarite da Coronavirus.

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Fondazione GIMBE contesta la Protezione Civile sui numeri da Covid 19 Foto dal web

La Fondazione GIMBE ha rilasciato un comunicato stampa ufficiale all’interno del quale specifica come la Regione Lombardia comunichi il numero dei pazienti affetti da Covid 19 in merito alle dimissioni. E non in relazione alle statistiche dei guariti.

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La Protezione Civile conteggia gli stessi dimessi nel novero dei soggetti che hanno ufficialmente superato ogni problematica legata al Coronavirus. Fondazione GIMBE ritiene però che questo atteggiamento sia sbagliato e che contribuisca a creare una comunicazione distorta al pubblico su quello che è il reale andamento dell’emergenza sanitaria da Covid 19 attualmente in corso in Italia. Nel comunicato stampa si legge: “Nonostante l’appello della Fondazione GIMBE – dichiara il Presidente Nino Cartabellotta – dopo un’analisi sui dati relativi ai soggetti guariti trasmessi da 8 Regioni realizzata in collaborazione con YouTrend, il resoconto giornaliero inviato dalla Lombardia alla Protezione Civile e le modalità con cui questa conteggia i casi rimangono invariati”.

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Protezione Civile, Fondazione GIMBE contesta il metodo di conteggio sul Covid 19

Sono presenti poi le seguenti informazioni.

  • “Ieri 9 aprile 2020, il tracciato della Regione Lombardia riportava nell’area verde:
  • 15.706 casi con “con almeno un passaggio in ospedale (anche solo in pronto soccorso) dichiarati dimessi/non ricoverati dagli ospedali lombardi. Questi pazienti sono in isolamento domiciliare fino a che non saranno dichiarati guariti”. In altre parole, la Lombardia dichiara esplicitamente che si tratta di casi che non possono essere considerati guariti
  • 16.042 “persone per cui non si rileva nessun passaggio in ospedale”
    Nel report ufficiale della Protezione Civile:
  • 15.706 casi, che la Lombardia dichiara “in isolamento domiciliare”, vengono inseriti nella colonna “Dimessi/Guariti” per poi confluire nel “Totale Guariti”.
  • 16.042 vengono correttamente riportati nella colonna “Isolamento domiciliare”.
    Considerato che:
  • il 55,2% del “Totale Guariti” in Italia proviene dalla Lombardia (15.706/28.470);
  • la maggior parte delle altre Regioni trasmettono i dati utilizzando i criteri di guarigione clinica e virologica definiti dal Comitato Tecnico Scientifico;

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La richiesta della Fondazione GIMBE

“Al fine di eliminare questa indebita distorsione dei casi guariti, la Fondazione GIMBE chiede:
alla Protezione Civile e al Ministero della Salute di non conteggiare più tra i “Guariti” i casi che la stessa Regione Lombardia dichiara “in isolamento domiciliare”;
alla Regione Lombardia di allinearsi alle altre Regioni sulle modalità per riportare i casi “Guariti”.
«La sovrastima del numero dei casi guariti – conclude Cartabellotta – condiziona la percezione pubblica sull’andamento dell’epidemia e influenza le decisioni sanitarie e politiche. In particolare, la pianificazione della “fase 2” deve essere informata da dati reali, evitando qualsiasi distorsione che induce decisioni finalizzate a tutelare interessi economici, piuttosto che la salute delle persone”.

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