Manager in viaggio: a Roma arrivano 200 persone al giorno, nessuno controlla gli asintomatici

Nel programma ‘Storie Italiane’ è stato evidenziato il caso dei manager: dirigenti di multinazionali che sono esclusi dalla quarantena e giungono in Italia.

Da quando il governo ha stabilito la quarantena, la maggior parte dei lavoratori sono a casa per evitare la diffusione del contagio. A rimanere aperte sono solamente le attività prioritarie, quelle che permettono agli italiani di approvvigionarsi di cibo e medicinali o di effettuare operazioni bancarie e pagamenti. Chiusi anche gli accessi agli aeroporti ed ai trasporti: nessuno può atterrare o partire dall’Italia, ad eccezione di alcuni casi.

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Proprio su una di queste eccezioni si è parlato ieri nel programma di Eleonora Daniele ‘Storie Italiane’. Qui si è sottolineato come i top manager di alcune aziende multinazionali continuino ad arrivare e partire dall’Italia ogni giorno. Si parla di circa 200 persone che giungono all’aeroporto di Fiumicino quotidianamente. A darne conferma è stato il direttore del Leonardo Da Vinci, Ivan Bassato.

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Manager esclusi dalla quarantena: sono un rischio sanitario?

Le circa 1000 persone che giungono a Roma ogni settimana sono chiaramente controllate all’arrivo in aeroporto e obbligate a rispettare le regole sul distanziamento sociale. A loro, per ovvie ragioni, non si applica l’obbligo di quarantena in isolamento per 14 giorni che viene imposta a chiunque torni in Italia in questi giorni. D’altronde questi lavoratori, come anche i pendolari e i frontalieri, rimangono sul posto il tempo di svolgere le proprie mansioni e poi fanno ritorno al Paese di provenienza.

A differenza delle altre due categorie di lavoratori itineranti, però, i manager sostano per un periodo di 72 ore che può essere prolungato di altre 48 solo per comprovate necessità. Nel programma Rai sottolineano come proprio l’inosservanza dell’isolamento potrebbe portare a casi di contagio. Tra questi manager, infatti, potrebbero esserci degli asintomatici.

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