Alessandra Sandri: chi è la bambina scomparsa a Bologna nel 1975

Il mistero della sparizione di Alessandra Sandri, chi è la bambina scomparsa a Bologna nel 1975: coinvolta in un giro di pedofilia?

Avrebbe 56 anni Alessandra Sandri: di lei si sono perse le tracce il 7 aprile del 1975 a Bologna. Al momento della scomparsa, avvolta in un fitto mistero, aveva 11 anni.

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Come ricostruito, la piccola prese un autobus con sua madre per andare a scuola. La ragazzina scese come tutti giorni alla fermata di via Farini. In quell’esatto momento, si perdono le sue tracce.

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La scomparsa di Alessandra Sandri: cosa è avvenuto il 7 aprile 1975

Ma cosa è successo alla bambina? Il mistero è fitto. Tra le notizie che si diffusero già all’epoca c’è l’episodio di due uomini che erano stati denunciati per molestie sessuali alla bambina e ad una sua amica. Una compagna di classe di Alessandra Sandri ricordò anni dopo che la bambina arrivò fino all’ingresso della scuola, quindi tentennò e le disse: “Vai tu, poi ti raggiungo”. I due accusati di pedofilia vennero condannati nel 1998, ma usufruendo di vari benefici hanno visto condonata la loro pena.

Il 12 maggio 1998 il procuratore della Repubblica di Bologna ha deciso di riaprire le indagini sul caso Sandri per omicidio contro ignoti. Questo anche grazie alla rivelazione di una madre di una amica di Alessandra, che rompe un velo di omertà La donna racconta che nel 1979 la figlia le avrebbe raccontato di essere stata molestata da un uomo. Lo stesso uomo avrebbe registrato su di un nastro la conversazione con Alessandra Sandri, in cui la bambina raccontava di abusi subiti. Nel 1981, il caso viene per la prima volta archiviato, più volte verrà riaperto.

Le ultime novità sul caso della scomparsa della bambina bolognese

L’ultima volta in ordine di tempo in cui il caso è stato riaperto è stata nel 2015. All’epoca, una donna si è presentata in Questura, dopo aver visto una puntata di Chi l’ha visto? sulla vicenda. Ha rivelato di avere ascoltato una strana conversazione tra due persone, che sostenevano di aver seppellito in un posto Sandra Sandri. La storia si intreccia peraltro con quella di un’altra persone scomparsa, Remo Soravia Gnocco. Questi è uscito e mai più tornato a casa quattro anni dopo la bambina, il 28 febbraio del 1979. Secondo una lettera anonima, i due sarebbero sepolti insieme.

Secondo gli inquirenti, Alessandra Sandri sarebbe stata uccisa da Franco Mascagni, un pedofilo morto nel 1990. Nel 1982, questi fu condannato solo per abusi sulla ragazzina assieme a un complice, Giorgio Fragili, che invece è ancora vivo e nel 2010 fu interrogato in Procura. Un terzo uomo, il vicino di casa, che si chiamava Ignazio Parentela, è anche egli deceduto. Si tratta dell’uomo che raccolse e registrò le testimonianze della bambina. Anche lui, secondo gli inquirenti, avrebbe avuto un ruolo nella vicenda. Ma che c’entra Remo Soravia Gnocco, un imbianchino, con la scomparsa di Sandra? Secondo alcuni testimoni, la sera prima di sparire, l’uomo avrebbe avuto una lite con altre persone e avrebbe urlato “Io so tutto e lo posso raccontare”. Si tratta dello stesso giro di pedofili che avrebbero abusato della piccola per poi farla sparire?

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