Fiorello Salvini | “Chiese aperte a Pasqua? Si può pregare anche in bagno”

Replica Fiorello Salvini in merito alla proposta del leghista di aprire le chiese a Pasqua. Lo showman siciliano risponde sui social.

Fiorello Salvini
Pasqua chiese aperte botta e risposta Fiorello Salvini Foto dal web

Botta e risposta a distanza Fiorello Salvini. Il comico e showman originario di Catania risponde a quanto affermato dal leader della Lega, che qualche giorno fa aveva parlato di necessità di riaprire le chiese ameno per Pasqua.

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Lo aveva fatto nel corso di un intervento a Sky Tg24. “Non vedo l’ora che la scienza, assieme al Buon Dio, riescano a battere il Coronavirus, questo mostro. La Santa Pasqua è vicina e ci serve anche la protezione del Cuore Immacolato di Maria”. Parole però che hanno suscitato quasi esclusivamente delle critiche al leghista, anche da parte di esponenti del mondo cattolico. Il quotidiano ‘L’Avvenire’, vicino alla Santa Sede, parla di una eventualità che creerebbe più problemi del dovuto. A Salvini risponde anche Fiorello, che pure parla di un potenziale errore.

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Fiorello Salvini, lo showman critica l’idea del leghista: “Che sbaglio”

“Sarebbe uno sbaglio a mio avviso. Non voglio certo negare il diritto di culto, ma non penso che Dio accetti solamente le preghiere di chi esce di casa per andare in chiesa. Se io sono credente e voglio pregare, secondo voi il Signore mi dice che non posso farlo perché ho scelto di stare a casa? Dirà “La tua preghiera non mi piace se non la fai in chiesa”. E Fiorello continua: “Se a casa ho un crocifisso e prego non è la stessa cosa?”.

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“Se sono un fedele devoto posso pregare anche in bagno”

Parole che il siciliano ha espresso attraverso una diretta su Twitter. “Faccio l’esempio dei musulmani, che se non possono recarsi in moschea pregano senza alcun problema in qualsiasi altro posto si trovino. Mettono un tappetino a terra, si inginocchiano in direzione de La Mecca e pregano con devozione. Se sono un credente, un fedele, non importa dove prego e dove mi rivolgo a Dio. Posso farlo anche in bagno, in salotto, in cucina. Non c’è bisogno di vestire elegante e di andare in chiesa perché è Pasqua. Di preti e vescovi contagiati dal Coronavirus ce ne sono già a sufficienza. Ma scherziamo? E poi come dovremmo fare, entrare uno alla volta in chiesa?”.

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