Cassazione, il pg alle corti d’appello: “Alleggerite le carceri, rischio epidemia”

Il pg Salvi della Cassazione ritiene che i rischio di epidemia all’interno delle carceri sia concreto e che bisogna rilasciare chi non è pericoloso.

Il rischio di epidemia di Coronavirus all’interno delle carceri è concreto, questa è l’opinione del Pg della Cassazione Giovanni Salvi. Data la situazione d’emergenza, dunque, tutte le Corti d’Appello vengono spronate a valutare i casi e accelerare le procedure per concedere misure alternative alla detenzione in carcere per quei soggetti che non sono colpevoli di reati da “Codice rosso” o non si ritengono pericolosi. In questo modo si alleggerirebbe la pressione e si porterebbe al minimo il rischio epidemico all’interno delle carceri italiane.

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Nel consigliare questa soluzione il Pg precisa: “Mai come in questo periodo va ricordato che nel nostro sistema il carcere costituisce l’extrema ratio e deve rimanerci solo chi è pericoloso”. Quindi consiglia: “occorre dunque incentivare la decisione di misure alternative idonee ad alleggerire la pressione dalle presenze non necessarie in carcere: ciò limitatamente ai delitti che fuoriescono dal perimetro predittivo di pericolosità e con l’ulteriore necessaria eccezione legata ai reati da ‘codice rosso'”.

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Magistrato Cassazione invita ad alleggerire le carceri

Su quali soluzioni alternative potrebbero essere prese, il magistrato parla innanzitutto degli arresti domiciliari, quindi, laddove possibile, anche dell’utilizzo dei braccialetti elettronici. Infine aggiunge che tra le varie esigenze: “La tutela della salute è particolarmente significativa”. Il rischio di un esplosione del contagio, secondo al magistrato, non lascia il tempo di giudicare singolarmente ogni caso. Inoltre, conclude: “In molti casi rappresentare ‘l’oggettivizzazione‘ della situazione di inapplicabilità della custodia in carcere a tutela della salute pubblica, in base ai medesimi criteri dettati per la popolazione al fine di contrastare la diffusione del virus”.

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