Coronavirus, “Restare a casa” per molte persone è un problema

“Restare a casa” ai tempi del Coronavirus per molte persone è un problema: si pensi ai senzatetto, agli anziani e altre categorie a rischio.

(TIZIANA FABI/AFP via Getty Images)

Nella speranza di “appiattire la curva” della pandemia, vaste aree della società hanno adottato pratiche di rallentamento del contagio. Tra queste c’è il “distanziamento sociale”, che ha come approccio più comune il “restare a casa”.

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Le piattaforme mediatiche sono inondate di cronache di queste pratiche, molte delle quali comprensibilmente ansiose, sconvolte e disperate, a causa della perdita di reddito o della paura per la cattiva salute dei propri cari.

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Anziani e senzatetto: il problema di “Restare a casa” col Coronavirus

(PIERO CRUCIATTI/AFP via Getty Images)

C’è anche chi la vive in maniera più leggera: si pensi ai dj-set domestici o a chi canta dai balconi, per esempio. Nel frattempo, si sono moltiplicati anche gli aiuti reciproci: corse ai generi alimentari e spesa a domicilio; forniture per la disinfezione per gli immunocompromessi; assistenza all’infanzia ed esenzioni; moratorie sullo sfratto; scioperi dell’affitto; e  soprattutto gli sforzi per proteggere i senzatetto. Quest’ultimo, in particolare, espone il punto cruciale e più complesso: come fa a restare a casa chi una casa non ce l’ha?

“Restare a casa” è ciò che in qualche modo dovrebbe evidentemente mantenerci bene. Ma ci sono diversi problemi, come chiunque si accorgerebbe osservando la situazione con un minimo di occhio critico. Non sono solo i senzatetto l’unico problema: ci sono persone detenute in carceri sopraffollate, in centri per migranti, campi profughi o strutture dormitorio, persone bloccate in case di riposo sovraffollate o tenute contro la loro volontà in strutture mediche e / o psichiatriche. Si pensi solo ai focolai che in questi giorni si stanno sviluppando in RSA e case di riposo: siamo davvero sicuri che gli anziani siano protetti in quella che in quel momento è la loro “casa”? Se COVID-19 è incompatibile con queste istituzioni, allora avrà dimostrato per lo stesso motivo che tali spazi sono incompatibili con la dignità umana. Una riflessione, questa, con la quale forse la società civile dovrà confrontarsi anche dopo la fine di questa crisi.

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