Il Ministro Speranza al senato: “Misure prorogate fino al 13 aprile”

Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha detto in Senato che le misure finora in vigore saranno prorogate fino al 13 aprile.

Il termine del 3 aprile sarà prorogato fino al 13 dello stesso mese, questo ciò che il Ministro della Salute ha comunicato ai colleghi del Senato questa mattina: “I dati migliorano ma sarebbe un errore cadere in facili ottimismi. L’allarme non è cessato e per questo è importante mantenere fino al 13 aprile tutte le misure di limitazioni economiche e sociali e degli spostamenti individuali”. Insomma fino al giorno di Pasquetta non ci saranno modifiche alle limitazioni previste dall’attuale decreto, né dal punto di vista delle attività chiuse né da quello dei comportamenti sociali da adottare.

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Il fatto che si propenda per una proroga di soli 10 giorni non significa che a partire dal 14 aprile si tornerà alla normalità. Anzi, il ministro Speranza sottolinea: “Gli italiani hanno dato una grandissima prova di maturità. Gli esperti dicono che siamo sulla strada giusta, e che le misure drastiche adottate iniziano a dare risultati. Ma sarebbe un errore imperdonabile scambiare questo primo risultato per una sconfitta definitiva del covid, è una battaglia lunga, e non dobbiamo abbassare la guardia”.

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Ministro Speranza: “Siamo arrivati a 9000 terapie intensive”

Giunti dunque al prossimo termine, sarà il comitato tecnico-scientifico a stabilire fino a quando prorogare le misure e quali attività lavorative potranno essere riaperte. Roberto Speranza infatti assicura che la riapertura sarà “Graduale ed intelligente”. Successivamente il Ministro della Salute parla dei passi avanti fatti a livello sanitario in questo ultimo mese: “Siamo arrivati a 9mila posti di terapia intensiva, 75 per cento in più in un mese”. Un dato che dimostra come gli investimenti possano essere messi a frutto in poco tempo.

Infine sottolinea come questa emergenza abbia dimostrato l’importanza di un sistema sanitario efficiente, per il quale bisogna investire costantemente, anno dopo anno: “Dobbiamo investire con tutta la forza che abbiamo ed è la cosa che conta davvero di più. Anche per onorare chi ha perso la vita nei presidi sanitari, deve tornare a essere strategico l’investimento sulla salute”.

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