Cuba | tanti italiani bloccati | “Prelevati dalla polizia e chiusi in albergo”

Sono tanti i nostri connazionali praticamente prigionieri a Cuba a causa del Coronavirus. E l’atteggiamento delle forze dell’ordine locali appare fin troppo poco conciliante.

cuba italiani bloccati
A Cuba sono tanti i nostri connazionali in difficoltà a causa del Coronavirus Foto dal web

Una famiglia italiana è bloccata a Cuba a causa dell’emergenza Coronavirus. Si tratta di marito, moglie e figlia di 7 anni, andati a L’Avana lo scorso 22 febbraio per trascorrere una vacanza da una zia di lei.

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Subito dopo è poi scoppiata l’emergenza Covid 19 in Italia, e di lì a poco la crisi si è estesa anche al resto d’Europa e del mondo. Ed ora i nostri tre connazionali sono impossibilitati a lasciare l’isola dei Caraibi. Loro risiedono a Civitavecchia, in provincia di Roma, ed attualmente si trovano bloccati in un albergo della capitale cubana assieme ad altri 40 cittadini d’allarme. Della loro vicenda parla tgcom24. A parlare è lei, Sara, 33 anni (in foto). “Io, mio marito Manuel (39) e la nostra piccola Sofia vogliamo tornare a casa ma non possiamo, ci mancano anche i soldi per l’aereo”. Il loro rientro era previsto per il 30 marzo, ma data l’emergenza in corso, il volo della compagnia ‘Blue Panorama’ ha subito uno spostamento a maggio.

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Cuba, l’emergenza Coronavirus blocca tanti italiani sull’Isola

“Dapprima c’era stato uno slittamento al 6 aprile, infine all’11 maggio. Ora stiamo aspettando un volo straordinario che proprio ‘Blue Panorama’ sta organizzando attraverso una collaborazione con il nostro Ministero degli Esteri. Se tutto va bene, decolleremo nei primi giorni di aprile. Però ci hanno chiesto 935 euro a testa. Soldi che non abbiamo. L’ambasciata italiana a Cuba ci ha consigliato di chiedere aiuto ai nostri amici e parenti affinché trovino il denaro necessario e lo versino sul conto della rappresentanza diplomatica, che a sua volta ci procurerà i contanti per pagare il volo. Ma per noi è un ostacolo enorme, siamo in grosse difficoltà economiche”.

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“Ci hanno prelevati e rinchiusi in hotel”

In albergo sono arrivati scortati dalla polizia, che ha prelevato i tre da casa della zia di lei. In hotel hanno dovuto vivere un periodo di quarantena. “Le autorità sono arrivate all’improvviso, dandoci pochi minuti di tempo per fare le valigie. Poi siamo arrivati qui dove già c’erano molti altri italiani. Siamo in troppi, la struttura è molto piccola e non c’è spazio. Stiamo vivendo in condizioni difficili e rischiamo il contagio perché non c’è modo di rispettare la distanza dovuta. Una signora non ha nemmeno i soldi per pagarsi una camera e deve dormire sul divano nella hall. E pensare che la nostra vacanza doveva comportare una spesa quasi nulla. Mia zia ci stava ospitando, ora dobbiamo pagarci l’albergo spendendo 75 euro a notte, senza considerare i 2700 euro necessari per tornare in Italia. La viceambasciatrice ci ha dato i soldi per pagare due notti, ma per il volo non so come faremo. Siamo in un Paese straniero, lontanissimi da casa, senza conoscere in che modo muoverci. E la polizia ci impedisce di uscire”.

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La Farnesina: “Risolveremo tutto quanto”

Su questo caso è poi intervenuta la Farnesina, che assicura: “Riporteremo tutti i nostri connazionali in Italia. Stiamo lavorando senza sosta per organizzare dei voli straordinari in proposito. Questa è una situazione senza precedenti, trovare delle difficoltà purtroppo è anche normale. Chiediamo a tutti gli italiani in difficoltà all’estero di avere pazienza. È difficile per tutti, ma noi ci siamo e stiamo lavorando. Potete contattare il numero verde riportato sul sito web dell’ambasciata italiana di Cuba se siete tra le persone che hanno bisogno di auto. Specialmente in caso di assistenza sanitaria. Tutto finirà bene”.

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