Coronavirus, test sugli anticorpi: spunta ‘la patente di immunità”

L’emergenza Coronavirus non si arresta in Italia e nel resto d’Europa: in Veneto pensano a nuovi test sugli anticorpi con l’idea de “la patente di immunità”

 

In Veneto continua la battaglia contro il coronavirus. Dopo i “tamponi a tappeti” visto che dal 21 febbraio sono stati eseguiti 106mila, ma la Regione fare test per conoscere il plasma di persone guarite come terapia supplementare autorizzata dall’Istituto superiore di Sanità all’ospedale di Padova (e Brescia). Inoltre, ci sarà un piano di somministrazione domiciliare solo per i soggetti positivi e sintomatici con il Comitato tecnico scientifico della Regione che ha lanciato il “Progetto per la diagnostica sierologica di Covid-19”. L’idea è quella di ricercare gli anticorpi nel sangue dei 60mila operatori sanitari del sistema pubblico e dei 20mila dipendenti delle case di riposo. Si inizierà così al personale sanitario perché sono i più esposti, poi si passerà ai lavoratori delle categorie produttive, pronti a tornare in fabbrica.

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Coronavirus, come funziona il test

Domenico Mantoan, direttore generale della Sanità del Veneto, ha rivelato come funziona il procedimento: “Abbiamo un test rapido per rilevare nel sangue la quantità di anticorpi protettivi contro il Covid-19. È un kit prodotto da una ditta cinese, validato dalle Università di Padova e Verona e con un’affidabilità del 90%: ci consentirà di individuare i soggetti immuni all’infezione”. Infine, ha concluso: “Iniziamo con un blocco di 100 mila test. Per ora siamo fiduciosi: negli ultimi 4 giorni c’ è stato un rallentamento della diffusione del virus, lo abbiamo visto dalla stabilità dei posti occupati nelle Terapie intensive”.

 

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