Calabria, migranti rifiutato l’aiuto della Protezione Civile: “Vogliamo i soldi”

In Calabria la Protezione Civile aveva allestito una cucina mobile per fornire ai migranti un pasto ed evitare spostamenti. Pare l’abbiano rifiutata.

Già la settimana scorsa ‘Il Giornale‘ aveva parlato delle violazioni al decreto sul coronavirus da parte dei migranti della tendopoli di San Ferdinando, in Calabria. A quanto pare gli ospiti del centro assistenza non rispettavano le regole, uscendo spesso e volentieri per una passeggiata, anche in gruppetti di più persone. Una situazione, vista l’emergenza Covid-19 che obbliga tutti a rimanere il più possibile a casa, che poteva creare dei problemi a livello sanitario.

Leggi anche ->Muore a 13 anni di Coronavirus: non aveva problemi di salute, famiglia devastata

Per evitare che uno dei migranti ospitati nella tendopoli di San Ferdinando potesse ammalarsi generando un focolaio all’interno della comunità, il sindaco del paese e la Regione hanno studiato una soluzione. L’intento era quello di offrire ai migranti un pasto caldo e evitare spostamenti potenzialmente dannosi. Ad annunciare la soluzione è stato il vicepresidente della giunta regionale Nino Spirlì: “Gli occupanti della tendopoli potranno fare affidamento su una cucina da campo e dei pasti caldi. Ieri mattina la cucina mobile è stata resa operativa dai volontari della Protezione Civile.

Leggi anche ->Esselunga, sconti e agevolazioni per contrastare l’emergenza Coronavirus

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

In Calabria i migranti rifiutano il cibo dalla Protezione Civile: “Vogliamo i soldi”

Un gesto di solidarietà in un momento complicato per la nazione che pare, secondo quanto riportato da ‘Il Giornale’, i migranti abbiano rifiutato in malo modo. Il sindaco di San Ferdinando Andrea Tripodi ha raccontato infatti al quotidiano: “Prima ancora che la cucina mobile venisse montata all’interno del campo un gruppo di migranti facinorosi che erano stati avvertiti della novità hanno rifiutato il pasto dicendo che non volevano da mangiare ma dei soldi”.

Una reazione che ha sorpreso tutti e che il sindaco calabrese commenta in questo modo: “Ci siamo rimasti male tutti non ci aspettavamo assolutamente questo tipo di reazione incattivita. Sono dispiaciuto”. Posizione condivisa anche dal vicepresidente della Regione che ha dichiarato: “Sono sconcertato, addolorato e intristito. È inaccettabile che i migranti rifiutino il cibo con la violenza mentre migliaia di calabresi, che noi stiamo aiutando, non hanno nemmeno un euro per entrare nei supermercati. È vergognoso che la gente muoia di fame e loro rifiutino il cibo. Non è questo il modo di rispondere ad un’offerta umanitaria”.

Impostazioni privacy