Emergenza Coronavirus: EasyJet lascia tutta la flotta a terra

Emergenza Coronavirus: EasyJet lascia tutta la flotta a terra, come Ryanair: non ci sono più passeggeri.

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EasyJet (iStock)

Le restrizioni a viaggi e trasporti imposte da quasi tutti i governi europei a causa dell’emergenza Coronavirus ha costretto le compagnie aeree a lasciare a terra i propri aeromobili. Dopo Ryanair, tocca a EasyJet a fermare tutti i suoi voli e mettere a terra la propria flotta, dopo aver concluso tutti i voli di rimpatrio. La decisione è arrivata il 30 marzo.

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Emergenza Coronavirus: EasyJet lascia tutta la flotta a terra

Stop ai viaggi e al traffico aereo, anche la compagnia low cost EasyJet si ferma e lascia a terra la sua intera flotta. Una decisione senza precedenti, ma resa inevitabile a causa delle restrizioni imposte dalla stragrande maggioranza dei governi europei per contenere l’epidemia di Coronavirus.

I viaggi sono stati vietati e sono state imposte pesanti limitazioni di spostamento anche all’interno dei singoli Stati, insieme al divieto di ingresso o a pesanti limitazioni ad esso. Si tratta di misure senza precedenti nella storia che riportano il trasporto aereo indietro di decenni. Decollano solo gli aerei per il trasporto di merci, materiale sanitario e per le emergenze. Tutto il resto è fermo e ancora non si conosce ancora con esattezza quando potrà riprendere il trasporto aereo in Europa.

EasyJet ha portato a termine le operazioni di volo per il rimpatrio dei propri clienti e di altri passeggeri che dovevano rientrare nel proprio Paese. In un comunicato la compagnia aerea ha riferito di aver lavorato alacremente negli ultimi giorni, operando oltre 650 voli di rimpatrio e riportando a casa più di 45.000 persone. Gli ultimi voli di rimpatrio sono stati effettuati domenica 29 marzo. Oggi tutti gli aerei sono a terra.

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A seguito della decisione di lasciare a terra l’intera flotta, EasyJet ha fatto sapere che “continuerà a intraprendere tutte le azioni possibili per eliminare i costi e le spese non cruciali per l’azienda a ogni livello, al fine di contribuire a mitigare l’impatto del Covid-19”. “La messa a terra degli aerei ha un impatto significativo”, ha sulla compagnia aerea. EasyJet ha tuttavia precisato che “può contare su uno stato patrimoniale solido, senza debiti da rifinanziare fino al 2022. Siamo in continua discussione con gli istituti di credito che riconoscono la forza del bilancio e del modello di business”.

Johan Lundgren, ceo di easyJet, ha commentato così la situazione straordinaria in corso: “Sono estremamente orgoglioso del modo in cui le persone di EasyJet si sono fatte avanti e hanno dato il meglio di sé in un momento così difficile, compreso il fatto che molti membri dell’equipaggio si sono offerti volontari per effettuare voli di rimpatrio per consentire ai nostri clienti di tornare a casa. Continuiamo a lavorare instancabilmente per garantire che easyJet sia ben posizionata per superare questo momento di difficoltà”.

Quando riprenderanno i voli

Non è stata ancora comunicata la ripresa dei voli della compagnia aerea, molto dipenderà dal momento in cui verranno rimosse le restrizioni di viaggio. Ryanair ha fermato la sua flotta fino a giugno 2020. Nel frattempo, però, EasyJet guarda avanti e già da qualche giorno ha lanciato le sue offerte sui voli low cost per la stagione invernale 2020/2021: per i viaggi dal 25 ottobre 2020 al 28 febbraio 2021. Un modo per guardare avanti con fiducia e ottimismo, nella speranza che l’emergenza Coronavirus diventi presto solo un brutto ricordo.

Anche Ryanair ha lanciato le sue offerte per la fine dell’estate, con i voli low cost per viaggiare nel prossimo mese di settembre.

Volo easyJet (iStock)
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