Luca muore a 19 anni a Londra, la famiglia: “Curato per l’influenza, mai un tampone”

Luca, 19 anni, giovane cuoco originario di Nereto, è morto a Londra: il ragazzo aveva avuto una crisi respiratoria, e si sospetta fosse positivo al coronavirus.

Luca Di Nicola, 19 anni, è il giovane cuoco originario di Nereto, in provincia di Teramo, morto a Londra poco dopo essere stato trasportato in ospedale con i polmoni collassati. Il ragazzo aveva avuto una crisi respiratoria, e si sospetta fosse positivo al coronavirus. Giada, zia di Luca, portavoce della famiglia in lutto, ha raccontato a Repubblica.it: “Per una settimana prima di morire Luca ha avuto febbre e tosse come mia cognata Clarissa e il suo compagno Vincenzo che vivevano nella stessa casa. Pareva influenza: il medico di base a Londra ha somministrato a mio nipote del paracetamolo. Ma Luca si è aggravato il 23 marzo. Il medico lo ha visitato a casa e gli ha detto che era giovane, forte e che non si doveva preoccupare di quella brutta influenza”. Luca è andato in crisi all’improvviso, lamentando fortissimi dolori al petto. La famiglia ha chiamato l’ambulanza: “L’hanno intubato e subito ricoverato in terapia intensiva al North Middlesex Hospital di Londra. Ma dopo mezz’ora, intorno alle 7 di sera, Luca è morto. Senza aver fatto neanche una lastra prima”. I familiari del ragazzo raccontano che le autorità inglesi hanno assicurato alla famiglia di aver eseguito un tampone per coronavirus post mortem. Pare invece che gli esami saranno eseguiti, forse, martedì.

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Luca muore a 19 anni a Londra

La notizia della morte di Luca è stata comunicata dal vicesindaco di Nereto, Maria Angela Lelli. “Da quanto ho appreso il ragazzo era a casa da alcuni giorni curato dal suo medico per una semplice influenza, fin quando ieri la situazione è precipitata. Pare sia svenuto, la madre ha chiamato l’ambulanza, all’arrivo dei paramedici è stato intubato perché aveva i polmoni collassati. E’ stato portato in rianimazione ma purtroppo è morto”, racconta la donna ai cittadini. Luca si era trasferito da alcuni anni a Enfield Town, quartiere nella periferia nord di Londra, dove aveva raggiunto la madre Clarissa e il compagno Vincenzo. Lavorava a Londra come aiuto cuoco in un ristorante. A Nereto vivono ancora il padre e il fratello.

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