Medico chiede la creazione di ospedali dedicati al Covid a febbraio, la Lombardia lo insultò

Secondo quanto emerso sul ‘Wall Street Journal’, un medico avrebbe avvertito la Lombardia della necessità di ospedali dedicati al Covid già a febbraio.

Coronavirus Lombardia
Situazione Coronavirus Lombardia estremamente critica Foto dal web

L’emergenza sanitaria che sta vivendo l’Italia ha obbligato le varie Regioni a creare degli ospedali dedicati alla cura di pazienti affetti da Coronavirus. Una scelta che è stata presa quasi subito. Già all’inizio del contagio, ad esempio, era stato designato lo Spallanzani a Roma e il Sacco a Milano. Con il progressivo aumento dei casi sono aumentati gli ospedali dedicati esclusivamente alla crisi sanitaria. Un processo che purtroppo non ha evitato il verificarsi di casi in ospedali non designati. Tali circostanze, come dimostra il caso di Codogno, hanno contribuito alla diffusione di contagi anche tra i pazienti non affetti da Coronavirus.

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Probabilmente sarebbe stato opportuno designare un ospedale per ogni provincia immediatamente. La situazione sanitaria, però, si è evoluta rapidamente ed in maniera inattesa, cogliendo alla sprovvista sia i dirigenti del settore sanitario che le amministrazioni regionali. Allo stesso modo il governo ha cercato di adeguarsi il più velocemente possibile alla situazione d’emergenza, agendo rapidamente con successivi decreti.

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La situazione di Bergamo

Al momento la città più colpita dal virus è Bergamo. Il principale ospedale cittadino è sommerso dai casi di Coronavirus e il personale medico è allo stremo. Proprio dalla città emerge il grido d’aiuto dei medici. In una lettera pubblicata dal sito d’informazione ‘Tpi‘ si legge: “A Bergamo l’epidemia è fuori controllo. Il nostro ospedale è altamente contaminato e siamo già oltre il punto del collasso: 300 letti su 900 sono occupati da malati di Covid-19. Più del 70 per cento dei posti in terapia intensiva sono riservati ai malati gravi di Covid-19 che abbiano una ragionevole speranza di sopravvivere”.

Sempre nella lettera si legge: “Stiamo imparando che gli ospedali possono essere i principali veicoli di trasmissione del Covid-19, poiché si riempiono in maniera sempre più veloce di malati infetti che contagiano i pazienti non infetti”. Dalle parole dei medici emerge chiaramente come la creazione di un ospedale apposito per la gestione del Coronavirus avrebbe aiutato a limitare i contagi.

L’allarme del medico ignorato

Lo scorso 22 febbraio, quando il Coronavirus si presentava a Codogno con il ricovero di Mattia (il caso 1), il medico Angelo Giupponi, direttore dell’Agenzia regionale emergenza urgenza di Bergamo, scriveva alla Regione. In quella mail, secondo quanto riferito dal ‘Wall Street Journal‘, avvertiva della necessità di svuotare ospedali in tutta la Regione per poterli dedicare esclusivamente al Covid. Sempre secondo quanto riporta la rinomata testata, gli venne risposto: “Non dormiamo da tre giorni, non vogliamo leggere le tue ca***te”.

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