Coronavirus: sale ancora il contagio in Italia, preoccupa la Lombardia

Sale ancora il contagio da Coronavirus in Italia, preoccupa il dato della Lombardia: dopo giorni in decrescita, 2.500 i nuovi casi in Regione.

(Emanuele Cremaschi/Getty Images)

4.492 nuove persone in cura e 662 decessi in un solo giorno: non si arresta il Coronavirus in Italia anzi rispetto agli ultimi giorni il trend addirittura sale. Numeri preoccupanti soprattutto in Lombardia.

Leggi anche –> Scuole chiuse: maturità e pagelle ai tempi del Coronavirus

Ieri i casi complessivi di nuovi positivi erano stati 5.200, con 683 vittime e oltre mille guariti, dati che avevano fatto scendere a circa 3.500 il numero complessivo di nuove persone in cura.

Leggi anche –> Covid 19 Lombardia | la paura di Fontana | “Troppi contagi da ieri”

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

Il Dato del Contagio da Coronavirus Regione per Regione

(CARLO HERMANN/AFP via Getty Images)

Tra le Regioni, preoccupa ancora molto la Lombardia: anche oggi, secondo quanto affermato dal presidente Attilio Fontana, ci sarebbero addirittura 2.500 casi in più. 387 le vittime, ha poi deto l’assessore Gallera. Il governatore lombardo ha evidenziato: “Dovremo valutare se è un fatto eccezionale determinato da qualche episodio particolare o se è un trend in aumento, il che sarebbe un po’ imbarazzante”. Da segnalare i 133 casi in più dell’Abruzzo, dove le vittime complessive salgono a 63, mentre nelle confinanti Marche i nuovi contagi sono 180, un trend costante, anche se diminuisce ancora la percentuale di positivi per campioni effettuati, oggi al 36%.

In Veneto, la notte scorsa sono morte 14 persone, 326 pazienti sono invece in terapia intensiva e i contagi totali hanno superato ora quota 7mila. Per l’infettivologo Massimo Galli, primario del reparto Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano, ospite a L’aria che tira su La7, il Veneto è comunque l’unica regione che non si è dimostrata “carente” in questa crisi. Tiene infine il dato pugliese: “Avevamo stimato una ondata di 2mila casi entro il 25 marzo, ne abbiamo registrati la metà”, ha evidenziato il professor Pier Luigi Lopalco, epidemiologo della task force della Regione.

Impostazioni privacy