Spagna, Coronavirus: decessi record, a Madrid mancano le bare

In Spagna il Coronavirus è esploso rapidamente: a Madrid continuano a morire centinaia di persone e mancano le bare in cui seppellirle.

L’Italia è il primo Paese europeo che si è confrontato con una diffusione capillare del coronavirus. Qui da noi il contagio si è diffuso principalmente in tre regioni (Lombardia, Veneto e Emilia Romagna) e nelle altre procede fortunatamente in modo più lento. La situazione continua ad essere molto complicata e il numero di decessi giornaliero è ancora il più alto del continente e per il momento del mondo intero.

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Negli ultimi giorni pero la situazione è diventata molto preoccupante anche in Spagna, dove il numero di contagi e quello dei decessi sta crescendo da una settimana in maniera esponenziale. Il bollettino delle autorità civili di ieri fa paura: il numero dei contagi è salito ad oltre 35.000 e quello dei decessi ad oltre 2.300 vittime. Ciò che spaventa maggiormente è che il contagio sembra non essere isolato ad alcune regioni, ma che si stia diffondendo in tutta la nazione con focolai che spuntano in punti che prima sembravano immuni.

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Spagna, la situazione a Madrid è drammatica

Nella sola giornata di ieri nel Paese iberico sono stati registrati 462 decessi. Si tratta di un nuovo picco per la Spagna che teme di veder crescere questi numeri fino a raggiungere quelli dell’Italia. Intanto a Madrid, città maggiormente colpita dal contagio, gli ospedali faticano a trattare tutti i pazienti arrivati ed il numero dei morti è così elevato che mancano sia gli spazi nei cimiteri che le bare per contenere tutte le salme.

Per ovviare a questa situazione d’emergenza, le autorità si sono viste costrette ad utilizzare un Pala ghiaccio nel distretto di Hortaleza come cimitero. In una nota del consiglio comunale si legge: “Considerato il progressivo aumento del numero dei defunti e l’impossibilità degli obitori di garantire la sepoltura entro il periodo stabilito, la società concessionaria Ice Palace ha ceduto le sue strutture per ospitare questi corpi in attesa che la situazione torni gestibile”.

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