Avigan anti Coronavirus: arriva il via libera alla sperimentazione

Nuove speranze da Avigan, il farmaco antivirale che arriva dal Giappone, nella lotta al Coronavirus: arriva il via libera alla sperimentazione.

(screenshot video)

Arriva una nuova speranza nella lotta al Coronavirus: in questi minuti è arrivato il via libera dell’Aifa per la sperimentazione di Avigan. Lo ha annunciato il ministro della Salute Roberto Speranza.

Leggi anche –> Cristiano Aresu, chi è il farmacista che ha parlato per primo dell’Avigan

Il direttore generale di Aifa, Nicola Magrini, ha quindi affermato: “Mi ha comunicato che la riunione del Comitato Tecnico-Scientifico di questa mattina, dopo una prima analisi sui dati disponibili relativi ad Avigan, sta sviluppando un programma di sperimentazione e ricerca per valutare l’impatto del farmaco nelle fasi iniziali della malattia”.

Se vuoi seguire tutte le ultime notizie selezionate dalla nostra redazione in tempo reale CLICCA QUI!

Leggi anche ->Avigan, la verità sul farmaco usato in Giappone contro il Coronavirus

Da parte dell’Aifa ok ad Avigan, farmaco antivirale

(ANDREAS SOLARO/AFP via Getty Images)

Arrivata dunque l’attesa decisione su Avigan: in precedenza erano stati posti dubbi sul farmaco antivirale che arriva dal Giappone. Usato per il trattamento di forme di influenza causate da virus influenzali nuovi o riemergenti, era stato giudicato inefficace e inoltre si era sottolineato come il suo utilizzo non fosse consentito in Europa e Usa. “Ad oggi non esistono studi clinici pubblicati relativi all’efficacia e alla sicurezza del farmaco nel trattamento del Coronavirus”, scriveva ieri Aifa.

L’agenzia italiana del farmaco aveva ancora messo in luce: “Sebbene i dati disponibili sembrino suggerire una potenziale attività di favipiravir, in particolare per quanto riguarda la velocità di scomparsa del virus dal sangue e su alcuni aspetti radiologici, mancano dati sulla reale efficacia nell’uso clinico e sull’evoluzione della malattia”. Inoltre, non è chiara “la relazione tra titolo virale e prognosi clinica non è stata ben chiarita”. Per tale ragione, “non trattandosi di uno studio clinico controllato, ci potrebbero essere inevitabili distorsioni di selezione nel reclutamento dei pazienti”.

Coronavirus Lombardia

 

Impostazioni privacy