Coronavirus, scappa di casa e si fa arrestare: “Non ce la faccio più a stare con mia madre”

L’uomo, 44 anni, si è dato alla fuga fingendosi positivo al Coronavirus pur di sottrarsi alla convivenza forzata con la madre.

Stare a casa in piena emergenza Coronavirus: facile a dirsi, difficile a farsi, specie se la convivenza forzata si prolunga – come sta di fatto avvenendo – e i rapporti familiari sono non proprio idilliaci. Non a caso la cronaca delle ultime ore ci informa di un rimedio “drastico” adottato da un 44enne spagnolo che, pur di evitare l’ennesima lite domestica con sua madre, ha deciso di darsi la fuga e, fingendosi positivo al virus, invocare l’arresto da parte degli agenti ai quali si è volontariamente consegnato.

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Le (difficili) relazioni familiari ai tempi del Coronavirus

Il singolare episodio è avvenuto nella prima serata di martedì scorso. L’uomo, residente a Vigo, in Galizia, è scappato di casa in fretta e furia per presentarsi presso un Commissariato della Polizia locale della sua città dove, fingendosi positivo, si è autodenunciato per violazione delle norme di quarantena e ha chiesto di essere arrestato, suscitando un indignato stupore da parte degli agenti.

A quel punto il sedicente contagiato è stato posto in isolamento all’interno del Commissariato, in attesa dell’arrivo di un’ambulanza. Ma il personale medico, giunto sul posto, dopo averlo visitato ha escluso il contagio. A quel punto il 44enne, invitato a tornare in casa, si è ripresentato ai poliziotti chiedendo di essere arrestato: “Sono costretto a stare tutto il giorno in casa con mia madre, sono stufo” avrebbe detto. Lungi dall’accontentarlo, però, gli agenti lo hanno denunciato e poi immediatamente ricondotto presso il suo domicilio.

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