Coronavirus Veneto | Zaia | “Picco ad aprile e impossibile riaprire le scuole”

“Niente scuole aperte anche ad aprile, il peggio deve ancora arrivare”, lo afferma Luca Zaia in merito specificatamente alla emergenza Coronavirus Veneto.

Coronavirus Veneto
Situazione Coronavirus Veneto drammatica Foto dal web

È gravissima l’emergenza Coronavirus Italia in particolar modo in Lombardia e Veneto. Luca Zaia, governatore di quest’ultimo, fa sapere che ci sono 3214 individui risultati positivi sul proprio territorio, con 9500 a casa in isolamento fiduciario dopo essere stati individuati tramite tamponi.

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Inoltre ci sono 646 ricoverati dei quali 195 in terapia intensiva. I dimessi sono 167 ed i decessi attribuibili al Covid-19 sono 94. Non c’è purtroppo nessun motivo per cantare vittoria, ogni giorno che passa abbiamo un incremento di questi numeri, anche se modesto. Ma bisogna invertire la tendenza e non possiamo permetterci il lusso di abbassare la guardia”. Parole che Zaia ha rilasciato nel corso di una conferenza stampa tenuta alla sede della Protezione Civile di Marghera, in provincia di Venezia. “Non siamo quella comunità che pensa che gli anziani sono un fastidioso residuo della società. Occorre necessariamente tutelare i più vecchi, averne cura e trattarli al pari di tutti gli altri. Le categorie deboli meritano anzi un occhio di riguardo. Penso ai bambini oncologici. E l’isolamento fiduciario di massa di tutta la popolazione, nonostante sia un grosso sacrificio, è comunque un qualcosa di necessario. E rappresenta anche una grande prova di solidarietà”.

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Coronavirus Veneto, Zaia: “Le stime condotte ci indicano un picco per il 15 aprile”

Il governatore parla della crisi sanitaria Coronavirus Veneto indicando di attendere “il picco di contagi il 15 aprile. Sono dati forniti dai nostro modelli di previsione su base matematica della epidemia in corso. Tali numeri dovrebbero cominciare a scendere ad inizio maggio. Ma sarà il mese prossimo che avremo una sfida importante da sostenere in materia di posti in terapia intensiva. Ce ne serviranno di più. Ed in virtù di ciò, la riapertura delle scuole al 3 aprile è qualcosa di assolutamente impensabile. Occorre rivedere le norme restrittive comunicate dal Governo a suo tempo nell’apposito decreto chiudendo i supermercati la domenica e proibire le passeggiate all’aria aperta, e senza motivo”.

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