Coronavirus, allarme Oms: “Misure rigide e aumentare tamponi”

Nuovo allarme dell’Oms sul Coronavirus in Europa, il direttore Tedros Adhanom Ghebreyesus chiede: “Misure rigide e aumentare tamponi”.

(VINCENZO PINTO/AFP via Getty Images)

Ancora poco si sta facendo contro il Coronavirus, soprattutto in Europa, dove è ormai evidente che si sia spostato l’epicentro del contagio. Ad affermarlo è il direttore dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus.

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Questi ha spiegato: “Abbiamo visto una rapida escalation nelle misure di distanziamento sociale, come chiusure di scuole, cancellazione di eventi sportivi e altri raduni. Ma non abbiamo visto una escalation sufficientemente urgente su test, isolamento e tracciamento dei contatti, che è spina dorsale della risposta alla Covid-19”.

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Le misure di contenimento, insomma, non bastano ma adesso bisogna rintracciare anche i positivi asintomatici. Questo in sintesi il senso delle affermazioni del direttore dell’Oms, che fa il punto: “Ogni giorno sono prodotti nuovi test, prodotti per rispondere alla domanda globale. L’Oms ha spedito almeno 1,5 milioni di test a 120 Paesi. Lavoriamo con le aziende per aumentare la disponibilità di test per chi ne ha più bisogno”.

Chiarisce ancora: “Il miglior modo per evitare le infezioni e salvare vite è spezzare la catena della trasmissione di Covid-19. Per farlo, bisogna testare e isolare. Non si può combattere un incendio bendati. Non possiamo fermare questa pandemia se non sappiamo chi è infetto”. Poi l’invito: “Testate, testate, testate. Testate ogni caso sospetto di Covid-19, se è positivo isolatelo e scoprite chi è stato in stretto contatto fino a 2 giorni prima dello sviluppo di sintomi e testate anche quelle persone”.

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