Coronavirus: perché i tamponi non sono effettuati a tappeto

Coronavirus: perché i tamponi non sono effettuati a tappeto. Oggi l’analisi sulla presenza o meno del virus è effettuata solo su pazienti sintomatici.
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Attualmente in Italia il Ministero della Salute ha inoltrato l’indicazione di procedere ad effettuare il tampone, funzionale a rilevare la presenza del virus, solamente sui pazienti sintomatici. Potrebbe questo incidere sui dati ufficiali?

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Coronavirus: i tamponi sui pazienti non sono effettuati a tappeto. Questo potrebbe incidere sui dati rilevati?

Attualmente sul nostro territorio nazionale vige quanto indicato dal Ministero della Salute con la sua circolare. Ovvero la rilevazione della presenza o meno del virus sul paziente è condotta tramite il tampone. Non tutti i pazienti però sono sottoposti a tale indagine. Solo quelli così detti sintomatici. Questa pratica però potrebbe incidere sui dati rilevati, soprattutto per ciò che concerne gli ultimi decessi in riferimento al numero di persone attualmente contagiate.

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Il tasso di mortalità nel nostro Paese, poco al di sotto di quello cinese, potrebbe anche derivare da una popolazione più anziana e con più patologie pregresse. Se si effettuasse il test anche sugli asintomatici probabilmente il dato, in rapporto a quello riferito ai decessi, si abbasserebbe. Oggi la letalità a causa del virus è al 6,7 %. Come si legge sul Corriere in merito alle dichiarazioni di Giorgio Parisi, esperto di sistemi complessi dell’Università Sapienza di Roma e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, oltre che presidente dell’Accademia dei Lincei, “Bisogna cercare di fare più tamponi per comprendere il numero totale dei contagiati”. La prassi applicata fino a questo momento è attuata in modo da massimizzare i vantaggi, ovvero quelli della diagnosi precoce, dell’isolamento e del trattamento del malato.

Alcuni ricercatori inoltre concordano nell’affermare che i pazienti asintomatici permettono al virus di circolare liberamente forse con una facilità ancora maggiore. Questo poiché queste persone circolano tra la popolazione e non vengono sottoposte al controllo successivo del tampone negativizzato. Bisognerebbe evidentemente adottare misure più rigide anche sulla rilevazione del virus, pur contemperando la problematica legata a costi e all’organizzazione di un controllo a tappeto. Per il momento la strada del rimanere in casa resta probabilmente il mezzo più efficace per tentare di contenere il dilagare del contagio.
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