Coronavirus, fiocco rosa al Buzzi di Milano: accesso negato ai nonni

La piccola Emma è nata ieri mattina al Buzzi di Milano, ma i suoi nonni non hanno potuto vederla per via delle misure restrittive anti-Coronavirus.

È nata ieri mattina all’ospedale pediatrico “Buzzi” di Milano la piccola Emma. Ad attenderla, però, c’erano solo mamma Rossella e papà Emiliano: nessun altro parente né amico, come sempre avviene in questi casi, data l’emergenza Coronavirus. In particolare i nonni e i cugini materni della piccola, residenti in Puglia vicino a Gallipoli, potranno prenderla in braccio solo ad allarme contagio rientrato. Per il momento dovranno accontentarsi delle risorse dei nuovi strumenti tecnologici – foto e videochiamate – per conoscere la nuova arrivata.

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Il lieto evento in piena emergenza Coronavirus

La piccola Emma è venuta al mondo in un momento critico per la Lombardia e per l’intero Paese, “ma nulla avrebbe potuto scalfire la gioia che abbiamo provato”, assicurano la sua mamma e il suo papà. “Avrebbe dovuto nascere il 26 febbraio”, ovvero cinque giorni dopo il primo caso di coronavirus in Regione, “poi forse ha capito che era meglio aspettare ma non è cambiato nulla, anzi, la situazione è peggiorata”, spega con una punta di ironia Emiliano, al quale i medici hanno permesso di assistere al parto nonostante le sopra citate.

Quanto alla neo mamma, non ha mai avuto la tentazione di scappare al Sud, perché “qui c’è la sanità migliore d’Italia”. Dunque “meglio fare qualche sacrificio tutti adesso, per uscire da questa situazione al più presto”, riflette. Entrambi i genitori di Emma sognano per lei un futuro in cui sia “libera di giocare all’aria aperta, con gli altri bambini”. Crescendo – dicono – “forse la prenderanno in giro perché nata in un periodo storico particolare, ma noi siamo convinti, così come ci hanno detto le ostetriche, che lei sarà più forte degli altri”. E il Coronavirus sarà solo un lontano ricordo…

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