Coronavirus, a Venezia fermati due turisti con hotel prenotato: rispediti a Milano

Sono stati rispediti a Milano due turisti in arrivo a Venezia, nonostante avessero l’hotel prenotato. La coppia dovrà rispondere in Tribunale per aver violato le norme d’emergenza nazionale.

Le sanzioni iniziano a colpire chi crede di poter evadere le nuove norme d’emergenza attive in tutta Italia. Lunedì pomeriggio, alla stazione di Venezia Santa Lucia, gli agenti della polizia ferroviaria hanno controllato per tutto il giorno gli arrivi in città, sorprendendo una manciata di “infiltrati”. E’ così che sono stati rifiutati i primi turisti che speravano di poter trascorrere un periodo di vacanza a Venezia, non curanti della drammatica situazione. I due sono stati denunciati per inosservanza dei provvedimenti delle autorità, e rimandati a casa. Il loro treno arrivava da Milano.

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Venezia, emergenza Coronavirus: coppia di turisti rispediti a Milano

La coppia di turisti ha provato a scampare i controlli mostrando la prenotazione dell’hotel, ma non è stata in grado di fornire una giustificazione valida per aver aver varcato i confini della zona rossa. Per questo motivo sono stati fatti tornare a Milano a bordo del primo treno disponibile. Dovranno rispondere in tribunale per aver violato il decreto d’emergenza del governo, che vieta di entrare nelle provincie di Venezia, Padova e Treviso salvo casi eccezionali. Lunedì è stata una giornata di controlli molto intensi in tutto il Veneto: solo a Milano più di 80 uomini sono stati impegnati nelle strade, decisi a garantire il rispetto delle restrizioni sugli spostamenti nell’area rossa. Se l’è cavata con solo un po’ di apprensione, invece, una coppia argentina arrivata a Firenze per tornare in Sudamerica. Avevano prenotato un volo per martedì, dall’aeroporto Marco Polo. Le forze dell’ordine hanno concesso alla coppia di sostare in provincia per una notte, il tempo strettamente necessario al loro rimpatrio.

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