Tre uomini e una gamba: curiosità sul film e perché ha ancora successo

Tre uomini e una gamba: le curiosità sul film che a distanza di 22 anni dalla realizzazione continua a ed essere un successo. 

tre uomini e una gamba

Sono passati quasi 23 anni da quando nel dicembre 1997 è uscito il film di Aldo, Giovanni e Giacomo Tre uomini e una gamba. Si tratta sicuramente della loro pellicola più riuscita, tanto da aver incassato nelle sale ben 40 miliardi di lire dell’epoca. Lunedì 9 marzo alle 21.25 andrà in onda nuovamente una replica:  un “usato sicuro” per contrastare la corazzata di Rai Uno capitanata da Il Commissario Montalbano.

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Tre uomini e una gamba: perché ha ancora successo

Il film a distanza di tanti anni non sembra sentire il corso del tempo, diventando una sorta di cult per tutti coloro che amano il trio composto da Aldo Baglio, Giovanni Storti e Giacomo Poretti. Alcune frasi della pellicola sono diventate infatti “immortali” come per esempio: “Dai sbrigati scendi, che dobbiamo ritirare anche il pacco dai! Vabbè, finisco di mangiare la peperonata e scendo.
Peperonata? Alle 8 del mattino?! A mezzogiorno? …Topi morti?” oppure “Metti che ci arrivi in testa una tegola… Una tegola? Qui? In mezzo all’oceano indiano?” . 

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Una pellicola che nella trama racchiude tutto il mondo teatrale di Aldo, Giovanni e Giacomo che all’epoca erano diventati molto conosciuti grazie ai personaggi interpretati a Mai Dire Gol, come Tafazzi o Johnny Glamour . Molte delle battute sono state prese in prestito dal loro spettacolo assieme a Marina Massironi, che in questo film è stata non solo una spalla ma una co-protagonista di eccellenza. C’è una sorta di innocenza in Tre Uomini e una Gamba, visto che forse nemmeno il trio si aspettava tutto questo successo. Anche la colonna sonora ha contribuito: da Roberto Vecchioni nell’indimenticabile scena della macchina con il sottofondo di “Luci a San Siro” a  Vinicio Capossela. 

Tre uomini e una gamba: curiosità 

Il film ha dei rimandi ad altre pellicole, a partire della scelta del titolo: Tre uomini e una gamba riprende infatti il titolo Tre uomini in barca (per non parlare del cane), uscito nel 1889. Il libro racconta del viaggio di tre amici su una barca lungo le rive del Tamigi con momenti comici, esattamente come nel film del trio.

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Una delle citazioni più riconoscibili è quella relativa a  Marrakech Express, film del 1987 di Gabriele Salvatores. La scena in cui i protagonisti si giocano la scultura della gamba con un gruppo di ragazzi in spiaggia ricorda appunto il film di Salvatores. La differenza è che i tre perdono la partita. Un’altra citazione è invece quella in cui Aldo, Giovanni, Giacomo e Marina indossano delle maschere per non farsi riconoscere quando provano a recuperare la gamba. Indossano le facce di quattro politici italiani: Nilde Iotti, Sandro Pertini, Francesco Cossiga e Oscar Luigi Scalfaro. Questa scena è invece un omaggio al film Point Break, dove i protagonisti indossano invece le maschere di alcuni ex presidenti degli Stati Uniti (Johnson, Nixon, Carter e Reagan).

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