Muore a 3 anni per l’esplosione di un castello gonfiabile: “Caduta fatale”

Si chiamava Ava-May la bimba uccisa dall’esplosione di un castello gonfiabile su una spiaggia: violentissimo schianto a terra dopo essere “volata più in alto di una casa”. 

E’ morta sotto gli occhi della madre sulla spiaggia di Gorleston, nella contea inglese del Norfolk, la piccola Ava-May Littleboy, di soli 3 anni. Mamma Chloe, 25 anni, e decine di bagnanti hanno assistito impotenti alla drammatica scena. La bimba è stata travolta dall’esplosione del castello gonfiabile sul quale stava giocando. La forza d’urto dello scoppio l’ha fatta “volare più in alto di una casa”, rimbalzare “tre o quattro volte”,, e poi scaraventata violentemente sulla sabbia a faccia in giù. I soccorritori, purtroppo, non hanno potuto far nulla per salvarle la vita: è deceduta in ospedale.

La famiglia Littleboy la ricorda come “una bambina che amava la vita”. “Non era la classica bimba, come quelle che si incontrano di solito, lei ti lasciava un’impressione duratura – si legge in una nota diramata dalla Polizia di Norfolk -. Chiunque la incontrava non se ne dimenticava. La sua risata e il suo sorriso contagioso potevano illuminare anche le stanze più buie”. Solo ora, a conclusione dell’inchiesta, sono emersi altri dettagli sulla tragica vicenda.

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La bimba tradita dal gioco gonfiabile

Parenti e amici di Ava-May hanno anche creato una pagina di JustGiving per raccogliere donazioni per una panchina commemorativa in suo onore da installare in un parco. “Questa storia mi ha spezzato il cuore. Nessun genitore dovrebbe vivere questa tragedia. I miei pensieri sono con te. Riposa in paradiso la piccola Abbie” recita uno dei messaggi di solidarietà lasciati sulla pagina dedicata su JustGiving. “Questa storia è così tragica. La vita è così fragile e preziosa, ogni momento dovrebbe essere apprezzato davvero”.

Dal canto suo il sovrintendente Roger Wiltshire, della Polizia di Norfolk, ha ricostruito i tragici istanti dell’incidente costato la vita alla piccola: “Ci risulta che in quel momento, la bimba fosse da sola sull’attrazione. Il trampolino è stato progettato solo per una persona e lei era l’unica lì in quel momento. Per quanto ho capito, sua madre la stava osservando da vicino. Sono un papà anch’io e non riesco a immaginare cosa stia passando la famiglia… Vai un giorno al mare con la famiglia e succede questo…”.

EDS

 

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