Stop al campionato di Serie A per Coronavirus, la decisione in questi minuti

Stop al campionato di Serie A per Coronavirus, la decisione in questi minuti dopo l’invito di ieri sera di Damiano Tommasi. 

ULTIMO AGGIORNAMENTO – DOPO MOLTI MINUTI DI FEBBRILE TRATTATIVA PARE CHE PARMA-SPAL SI GIOCHI CON INIZIO ALLE 13.45. NON SI ESCLUDONO ULTERIORI CAMBI DI ROTTA NEL CORS ODELLA GIORNATA. AGGIORNAMENTI IN CORSO MINUTO PER MINUTO

Sembra dunque che dopo il campionato di Serie A di basket anche quello di calcio si fermi definitivamente dicendo addio anche all’ipotesi delle porte chiuse.

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A parlare e trovarsi d’accordo con Damiano Tommasi (Assocalciatori) è il Ministro dello Sport Spadafora che ha usato parole molto forti: “Condivido le dichiarazioni di Tommasi e mi unisco alla sua richiesta. Non ha senso in questo momento, mentre chiediamo enormi sacrifici ai cittadini per impedire la diffusione del contagio, mettere a rischio la salute dei giocatori, degli arbitri, dei tecnici, dei tifosi che sicuramente si raduneranno per vedere le partite, solo per non sospendere temporaneamente il calcio e intaccare gli interessi che ruotano attorno ad esso. Altre Federazioni hanno saggiamente optato per uno stop per i prossimi giorni. Credo sia dovere del presidente della Figc, Gravina, un supplemento di riflessione, senza attendere il primo caso di contagio, prima di assumersi questa gravosa responsabilità”.

Parma-Spal, giocatori richiamati negli spogliatoi: la Serie A si ferma

Al momento la partita prevista alle 12.30 Parma-Spal è stata rinviata di mezz’ora e con ogni probabilità tutta la giornata di oggi, compresa Juventus-Inter, verrà annullata e rinviata a data da destinarsi.

 

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⚠️ ULTIM’ORA COVID-19 ⚠️ PARMA-SPAL, squadre richiamate negli spogliatoi #SkySport #SkySerieA #SerieA #ParmaSpal

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Ricordiamo che oggi si sarebbero dovute giocare le partite della 26esima giornata non giocate: Parma-Spal, Milan-Genoa, Sampdoria-Verona, Udinese-Fiorentina, Juventus-Inter, Sassuolo-Brescia.

Il Ministro attacca le tv a pagamento

Il Ministro ha poi aggiunto: “Del resto, ancora prima che la situazione diventasse così drammatica per il Paese, la Lega di Serie A e Sky si erano già rifiutate di concedere a migliaia di italiani, costretti loro malgrado a restare a casa, di poter vedere in chiaro le partite, nascondendosi dietro presunte difficoltà normative che con l’autentica disponibilità di tutti si sarebbero potute ampiamente superare. Nei vari contatti di ieri, infatti, anche grazie alla collaborazione di Rai e Mediaset, si era arrivati vicini ad una soluzione equa per tutti gli attori e soprattutto di grande conforto per i tanti cittadini appassionati di calcio. E invece sono prevalsi gli interessi economici di realtà che pretendono di godere da sempre di un trattamento privilegiato e che vivono ormai fuori dalla realtà. Le società di calcio piuttosto valutino come superare le clausole vessatorie già all’attenzione dell’Antitrust per provvedere al rimborso degli abbonamenti e dei biglietti venduti per le prossime partite. Prenderò in considerazione nei prossimi giorni ogni iniziava utile anche legislativa per mettere ordine in un mondo che rischia di non rappresentare più valori etici e morali ai quali vorremmo che si ispirasse sempre”.

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