Stasera in tv – Quarto grado: anticipazioni e ospiti di oggi 6 Marzo

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Quarto grado, dedicherà questa serata in tv al caso Ugo Russo e alle nuove prove emerse sul caso Vannini: le anticipazioni

La trasmissione condotta da Alessandra Viero e Gianluigi Nuzzi, Quarto grado, tornerà a informare i telespettatori sull’emergenza Coronavirus, ma nella puntata di oggi, 6 Marzo, si dedicherà principalmente a casi di cronaca nera italiana. La trasmissione verrà trasmessa su Rete 4 a partire dalle ore 21.25.

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Quarto grado sul Caso Ugo Russo, eccesso colposo di legittima difesa?

Diversamente da come spesso accade per storie di cronaca di questo tipo, ciò anche accaduto a Napoli è riuscito a spaccare l’opinione pubblica in tanti diversi pareri, spesso opposti.
Ugo Russo, ragazzo napoletano di 15 anni, secondo la ricostruzione degli inquirenti, il primo di Marzo avrebbe puntato una pistola giocattolo contro un uomo a scopo di rapina.
Il 23enne era però un carabiniere in borghese, dunque armato, e avrebbe estratto la pistola di ordinanza uccidendo il ragazzo.

Ancora tanti perché rimasti senza risposta

Le Forze dell’Ordine stanno indagando sulla natura di quella scelta: il carabiniere sapeva che la pistola di Ugo Russo era solo un giocattolo?
Poteva evitare di uccidere il suo aggressore o la paura di essere ucciso lo ha portato a una reazione che potrebbe definirsi umana e leggittima?

Il primo Marzo Ugo Rosso, in Via Orsolini a Napoli, ha fatto una scelta che gli è costata la vita. La linea è sottile fra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, secondo la legge, e appare come un filo sottile. Al momento il carabiniere è indagato per eccesso colposo di leggittima difesa.
Stando a quello che è ancora un sospetto quindi, il carabiniere non avrebbe dovuto premere il grilletto.
Quella di Quarto grado sarà una ricerca della verità da trovare nelle meno visibili pieghe di questo caso, difficile da comprendere e anche solo da inquadrare nella sua interezza.

Cosa è accaduto all’Ospedale Pellegrini

La trasmissione si soffermerà anche su cosa è accaduto dopo la morte del ragazzo, avvenuta all’Ospedale Pellegrini. Alcuni parenti della vittima, presi dalla rabbia, secondo quanto riportato, avrebbero devastato il pronto soccorso della struttura sanitaria.
Il padre di Ugo Russo ha poi proclamato pubblicamente le sue scuse per l’accaduto, ma anche ribadito di non credere alla versione dei fatti raccontata dal carabiniere e di volere giustizia.

Caso Vannini, spunta una denuncia contro Antonio Ciontoli

Il caso di Marco Vannini, che la trasmissione ha seguito da vicino sin dall’inizio, riporta a uno scenario tragicamente simile.
L’accusa non ha additato Antonio Ciontoli per lo sparo in sé, che parrebbe essere stato un errore, quanto per non aver chiamato i soccorsi portando in questo modo il ragazzo a morire fra atroci sofferenze. Una morte che, secondo le perizie, poteva essere evitata. Nonostante la vicenda sia accaduta a Ladispoli il 17 maggio del 2015, le dinamiche che hanno portato allo sparo che colpì il ragazzo non sono ancora state del tutto chiarite.
Antonio Ciontoli è stato inizialmente accusato di omicidio e condannato a 14 anni di reclusione in primo grado. Successivamente, la pena è stata ridotta a 5 anni con l’accusa di omicidio colposo. La Cassazione ha però ribaltato quest’ultima sentenza il 7 febbraio asserendo che l’omicidio sia stato volontario. Quarto grado porterà gli spettatori a conoscenza di una denuncia, depositata circa 20 anni fa a carico dell’imputato, in cui due prostitute lanciano pesanti accuse all’ex comandante dei carabinieri.

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Marco Vannini
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