Burioni ha giudicato una follia la voce secondo cui il ritorno di Coppa Italia tra Juventus e Milan venga giocato a porte aperte il 4 marzo.
Continuano le polemiche sulla decisione della Lega Calcio di Serie A di rinviare il big match tra Juventus e Inter. I dirigenti della squadra milanese, infatti, ritengono che la decisione sia andata a vantaggio esclusivo degli avversari, poiché si trovano in un momento di forma non brillante e la partita a porte chiuse poteva essere uno svantaggio non da poco. Inoltre l’Inter aveva già saltato l’impegno della settimana precedente e le due settimane di stop possono influire negativamente sulla condizione dei calciatori.
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A lamentarsi della decisione presa è stato l’AD Marotta. Nelle ultime ore è apparso in rete anche una presunta dichiarazione del presidente Zhang, ma le parole utilizzate sono offensive nei confronti del presidente della Lega e si ritiene che il suo profilo possa essere stato hackerato. Dichiarazioni del presidente a parte, la decisione di rinviare l’incontro non è stata digerita dalla società neroazzurra e se l’incontro di Coppa Italia tra Juventus e Milan dovesse essere giocato a porte aperte, potrebbero nascere ulteriori lamentele.
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Juventus-Milan a porte aperte? Burioni: “Follia”
Io spero che non sia vero. Perché se è vero è pura follia. Lo stato non deve permetterlo per la sicurezza dei cittadini. https://t.co/p6nHx3zaVA
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) March 2, 2020
Chiaramente annullare anche l’incontro di Coppa Italia causerebbe ulteriori problemi nella strutturazione di un calendario che in questo finale di stagione è fitto d’impegni. Le semifinali di ritorno della Coppa Italia, dunque, saranno giocate regolarmente mercoledì e giovedì. Ciò che fa storcere il naso è più che altro la possibilità che l’incontro di mercoledì a Torino possa essere giocato a porte aperte. Sulla questione è intervenuto anche il noto virologo Burioni che ha scritto su Twitter: “Io spero che non sia vero. Perché se è vero è pura follia. Lo stato non deve permetterlo per la sicurezza dei cittadini”.