Torino, 50enne trovato morto in casa: “Era lì da sei mesi”

Il 50enne è stato trovato morto nel bagno di casa sua. I genitori si erano insospettiti, ma pensavano che si trovasse all’estero per lavoro. 

Lo hanno trovato morto nel proprio bagno nella giornata di ieri, giovedì 27 febbraio 2020, ma il suo decesso sarebbe avvenuto sei mesi prima, a settembre 2019. Per una serie di ragioni, nessuno si era mai messo sulle sue tracce di Patrizio Gioelli, 50 anni, fino alla segnalazione dei vicini allarmati dal cattivo odore proveniente dall’appartamento in cui viveva da solo. La tragedia è avvenuta a None, piccolo comune in Provincia di Torino.

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Le ipotesi dopo il ritrovamento dell’uomo morto

Come accennato, Patrizio Gioelli viveva da solo in un appartamento del condominio di via Monviso 14 e lavorava come trasportatore, per cui faceva abitualmente la spola tra l’Italia e questo o quel paese estero. I genitori, che non l’avevano sentito per parecchio tempo (neppure per Natale) si sono allarmati, ma solo pochi giorni fa hanno sporto denuncia ai Carabinieri: pensavano che fosse impegnato in una delle sue consuete trasferte.

Una volta forzata la porta dell’abitazione, i militari hanno fatto la tragica scoperta: il corpo dell’uomo giaceva riverso in bagno privo di vita. Probabilmente la causa del decesso è da ricondurre a un infarto, ma solo l’esame autoptico disposto dal magistrato di turno farà piena luce sull’accaduto. Stando alle prime analisi effettuate dal medico legale, comunque, il cadavere si trovava lì da circa sei mesi.

I genitori della vittima, residenti a Rho (Milano), hanno raccontato ai Carabinieri che pensavano che loro figlio si trovasse in Francia. Si è poi scoperto che già a settembre 2019 alcuni vicini di casa avevano lanciato un primo allarme, avvertendo l’amministratore del cattivo odore proveniente da quell’appartamento. Tutti però avevano ipotizzato che l’uomo avesse dimenticato in casa un sacchetto dell’immondizia, fino al drammatico epilogo.

EDS

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