Coronavirus, il vicepresidente Uefa: “Stop al calcio”

Michele Uva, vice presidente del comitato Uefa, ha espresso le sue preoccupazioni per il Coronavirus e invita la Confederazione europea a non sottovalutare l’emergenza. 

Il pericolo del Coronavirus rischia di fermare il calcio. Dopo la giornata di campionato di serie A con quattro partite su sei rinviate, in particolare al Nord e al Centro. Anche dal campionato di serie C fino ai campionati giovanili sono previsti rinvii o partite a porte chiuse.

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Il vicepresidente del comitato Uefa, Michele Uva, ha rilasciato una dichiarazione: “Cerchiamo di non fermarci, il percorso sportivo verrà bloccato solo se la situazione dovesse precipitare”, così ha detto a Rai Radio1 Sport. Anche in Europa, che a Roma giocherà tre gare della fase a gironi più un quarto di finale. “Siamo in una fase d’attesa, monitoriamo Paese per Paese, il calcio deve seguire le indicazioni governative dei singoli Stati“.

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FOTO © Getty Images

Coronavirus, le parole del vicepresidente Uefa

Il vicepresidente Uefa Uva ha parlato anche della riforma del fuorigioco, che potrebbe introdurre nuovamente il concetto di ‘luce’ tra attaccante e ultimo difensore, iniziativa appoggiata anche dal dirigente Fifa Arsene Wenger: “È importante che le norme facilitino l’arbitro e creino meno discussione possibile. Se la direzione è questa, noi come Uefa siamo assolutamente d’accordo al ritorno della regola della ‘luce’ fra attaccante e difensore“.

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