Coronavirus, caso di contagio a Palermo: si tratta di una turista bergamasca

Rilevato il primo caso di contagio da Coronavirus in Sicilia: si tratta di una turista bergamasca che si trova al momento a Palermo.

Una donna bergamasca in vacanza in Sicilia ieri sera ha accusato dei sintomi influenzali e si è recata all’ospedale Cervello di Palermo. I medici hanno fatto immediatamente il test per il coronavirus e questo ha dato esito positivo. Si tratta del primo caso di contagio in Sicilia, la donna si trovava sull’isola a sud dell’Italia da prima dell’inizio della diffusione in nord Italia.

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Come sappiamo il test del tampone non è definitivo e bisognerà attendere la conferma dalla contro analisi dell’Istituto Superiore della Sanità. Intanto per precauzione la Regione Sicilia ha applicato il regime di quarantena per la donna e per gli amici che sono con lei in viaggio. Sulla situazione, il governatore della Sicilia Nello Musumeci ha dichiarato: “Si tratta di una donna di origine bergamasca presente in Sicilia con una comitiva e arrivata a Palermo prima dell’inizio dell’emergenza in Lombardia. Il campione esaminato al Policlinico di Palermo verrà immediatamente inviato allo Spallanzani per ulteriori verifiche”.

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Coronavirus, primo caso in Sicilia: “La signora non presenta particolari condizioni di malessere”.

Lo stesso Nello Musumeci spiega successivamente che le condizioni di salute della donna non sembrano essere preoccupanti: “La signora, che è stata posta in isolamento al reparto di malattie infettive dell’ospedale Cervello, è pienamente cosciente e mi è stato riferito che non presenta particolari condizioni di malessere”. Insomma, sembra che sia andata a farsi controllare non appena ha sentito i primi sintomi e la situazione sembrerebbe sotto controllo.

Il governatore conclude ringraziando il personale medico e tutta la macchina sanitaria regionale: “Ringrazio tutti gli operatori perché la macchina sanitaria regionale si è mossa con prontezza ed ha dimostrato di essere pienamente allertata. Al termine degli accertamenti daremo tutte le informazioni necessarie”. Come ripetuto spesso in questi giorni non bisogna farsi cogliere da isteria. Il virus è a basso rischio di mortalità, i dati ci dicono che si tratta di un’influenza un po’ più forte e sicuramente più infettiva. Le persone maggiormente a rischio sono gli anziani e le persone con un quadro clinico già complesso.

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