Coronavirus, a rischio l’anno scolastico | Salvini: in classe anche dopo la fine

Coronavirus, sembra essere a rischio l’anno scolastico. Matteo Salvini dice la sua: “necessario un prolungamento dell’anno scolastico oltre la scadenza prevista”. 

Coronavirus

Scuole ed Università chiuse, lezioni ed esami sospesi fino a nuovo avviso… la scoperta del Coronavirus in Italia ha avuto conseguenze importanti anche per il mondo dell’istruzione. Le misure d’emergenza emanate dal governo hanno cercato di limitare la diffusione del contagio, chiudendo temporaneamente tutti gli spazi pubblici come, appunto, scuole e Università. Ma c’è un aspetto di tutta questa faccenda che, forse, non è stato valutato nel modo opportuno. Cosa ne sarà dell’anno scolastico? Potrebbe perdere la sua validità, e costringere quindi tutti gli studenti a ripetere l’anno di studi? Mentre Skuola.net cercava una risposta a questo legittimo dubbio, trovandola, qualcun altro ha lanciato proposte campate in aria. Il leader della Lega Matteo Salvini ha detto la sua: “Se il protrarsi della chiusura delle scuole supererà la settimana, è chiaro che si renderà necessario ipotizzare un prolungamento dell’anno scolastico oltre la scadenza prevista”.  Ma potrebbe davvero essere necessario?

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L’anno scolastico è davvero a rischio per colpa del Coronavirus?

Le leggi sull’ordinamento scolastico parlano chiaro: in base all’art.74 comma 3 del Decreto Legislativo 297/94 “allo svolgimento delle lezioni sono assegnati almeno 200 giorni”. Nel caso alcuni istituti scendessero sotto questa soglia, l’anno scolastico potrebbe essere considerato invalido. Niente panico, però, perché il ministero dell’Istruzione nel 2012 ha emanato una nota (la n.1000), riferita al maltempo ma adattabile anche al giovane Coronavirus. Dice: “Può tuttavia accadere (…) che si verifichino eventi imprevedibili che inducano i Sindaci ad adottare ordinanze di chiusura delle sedi scolastiche. (…) Al ricorrere di queste situazioni si deve ritenere che è fatta comunque salva la validità dell’anno scolastico, anche se le cause di forza maggiore, consistenti in eventi non prevedibili e non programmabili, abbiano comportato, in concreto, la discesa dei giorni di lezione al di sotto del limite dei 200″. In breve: non c’è nulla di cui preoccuparsi, l’anno scolastico è salvo. Nel peggiore dei casi potrebbe accadere che, come desiderato da Salvini, i calendari scolastici vengano rimodulati per far recuperare una parte i giorni persi a causa di questo blocco momentaneo. Questo rischio, comunque, attualmente non sembra esserci: quasi in tutte le regioni italiane le chiusure “per Coronavirus” coincidono con la settimana in cui la didattica sarebbe stata sospesa per i festeggiamenti del Carnevale. Le uniche due regioni che parrebbero avere la necessità di rivedere i propri piani di studio sarebbero Emilia-Romagna e Liguria.

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