Coronavirus, alla ricerca del “paziente 0”: ipotesi centri massaggi cinesi

Mentre l’epidemia di coronavirus continua a diffondersi nell’Italia del nord, si è ancora alla ricerca del paziente 0, colui dal quale è iniziato tutto.

L’epidemia di coronavirus continua ad aggravarsi nel nord Italia. In Lombardia sono stati superati i 150 casi e sono morte già tre persone (l’ultima stamane). In Veneto i casi si mantengono sulla ventina, mentre in Emilia Romagna sono stati riscontrati altri 7 contagiati per un totale di 16. Le Regioni coinvolte (ci sono casi anche in Piemonte e Trentino) hanno deciso di annullare l’attività scolastica e quelle ricreative in cui era prevista la presenza di molte persone. Con un decreto apposito, inoltre, il governo ha messo in quarantena le zone considerate focolaio dell’infezione.

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Mentre si cerca di contenere l’epidemia, i ricercatori e la protezione civile stanno cercando di ricostruire la catena di contagio. Fondamentale per farlo è comprendere quale sia stato il paziente 0. Inizialmente si pensava potesse essere l’amico del 38enne ammalatosi a Codogno. Questo infatti aveva fatto ritorno dall’oriente a fine gennaio ed aveva cenato con lui ad inizio febbraio. Dalle analisi, però, è risultato che l’uomo non era infetto e non aveva mai avuto sintomi.

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Coronavirus, ipotesi centri massaggi cinesi

Si pensa che il paziente 0 sia qualcuno giunto nel nostro Paese dalla Cina. Per questo motivo una delle piste più battute è quella di Malpensa. Qui, infatti, sono passati i due cinesi ricoverato allo Spallanzani di Roma e sempre dall’aeroporto sono passati i quattro turisti taiwanesi che hanno scoperto di essere infetti una volta tornati in patria. Un’altra ipotesi, come riportato su ‘Leggo‘, è che il contagio possa essere partito dalle comunità cinesi residenti in Italia. In particolar modo dai centri massaggi gestiti dagli orientali. Al momento, però, non ci sono riscontri in tal senso.

A Vo’ Euganeo, ad esempio, nessuno dei cinesi residenti è risultato infetto. Nei giorni passati si è parlato di una donna che sarebbe fuggita dal paese, probabilmente perché irregolare. Ma se questa fosse stata infetta, i conterranei rimasti avrebbero dovuto presentare i sintomi del Covid-19. Lo stesso discorso, per quanto riguarda le comunità cinesi, vale per gli altri epicentri del infezione: Dolo, Mira e Venezia.

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