Coronavirus, gli spostamenti del 38enne di Codogno: i luoghi “a rischio”

La lotta al Coronavirus passa anche per l’analisi degli spostamenti del 38enne di Codogno. Ecco la ricostruzione dei contatti avuti dallʼuomo negli ultimi giorni. 

Ha 38 anni, è nato a Castiglione d’Adda, risiede a Codogno con la moglie e lavora a Casalpusterlengo: è questo l’identikit del lodigiano contagiato dal coronavirus. Nei giorni scorsi l’uomo ha partecipato a un corso di primo soccorso della Croce Rossa a Codogno, ha giocato una partita di calcio con la squadra del Picchio di Somaglia e, a quanto pare, ha anche disputato una gara di podismo sul territorio con il gruppo Gp Codogno. Prima di avvertire i sintomi del virus si è recato regolarmente al lavoro.

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Sulle tracce del lodigiano contagiato dal coronavirus tra il lavoro e lo sport

Stando a quanto ricostruito finora, tra fine gennaio e inizio febbraio di quest’anno il 38enne ha cenato con una persona (poi risultata negativa al test) che era appena rientrata dalla Cina. Domenica scorsa si sarebbe presentato al pronto soccorso di Codogno con febbre alta, ma è stato rimandato a casa. Mercoledì è tornato di nuovo in ospedale e stavolta è stato ricoverato. Per amici, conoscenti e tutti coloro che sono stati a contatto con lui nei giorni scorsi è ovviamente scattata la quarantena.

Quanto alla moglie del 38enne, sappiamo che è un’insegnante di educazione fisica alle scuole medie, ma aveva smesso di lavorare dopo essere rimasta incinta. Ha frequentato un corso preparto e saltuariamente dava una mano a sua madre, titolare di un’erboristeria in un paese limitrofo.

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EDS

 

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