Chi sono Alessia e Livia Schepp, le gemelle scomparse – VIDEO

Alessia e Livia Schepp: chi sono le gemelle scomparse nel 2011, quando avevano sei anni e furono rapite dal padre poi suicidatosi.

Le gemelline Alessia e Livia Schepp sono scomparse nel 2011: a rapirle fu il padre, Mathias Schepp, che poi si è tolto la vita il 3 febbraio del 2011, buttandosi sotto un treno nella stazione di Cerignola a Foggia. La mamma delle bambine, Irina Lucidi, non ha mai perso la speranza.

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Lei è infatti convinta che le figlie siano ancora vive. Oggi avrebbero 15 anni e la loro mamma ha pubblicato alcuni scatti di come sarebbero adesso.

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Alessia e Livia Schepp scomparse: la speranza della loro mamma

Le nuove foto sono state pubblicate attraverso Missing Children Switzerland, al fianco di questa mamma che mai ha smesso di crederci. Gira anche un appello in Rete: “Scatta una foto se puoi, registra la data, il luogo e l’ora e contattarci. Il processo di invecchiamento per queste immagini non è una scienza esatta, ma un’interpretazione”.

Alessia e Livia Schepp al momento della scomparsa avevano sei anni e stavano passando il fine settimana col loro papà. I genitori erano separati. Da quel momento in poi, avvennero alcuni avvistamenti tra Francia e Italia, poi il suicidio del padre e il buio sulla vicenda.

La vicenda delle bimbe scomparse

Irina ha incontrato l’ex marito Mathias nel 2003: lei di Ascoli Piceno, lui svizzero ma nato in Canada, lavorano entrambi per la Philip Morris. Si incontrano in una convention della multinazionale e si innamorano. Il 7 ottobre 2004 nascono le 2 gemelline, Alessia e Livia. Dopo il parto, la loro mamma rischia anche di morire di setticemia. Nel dicembre del 2010, arriva la crisi coniugale e lei chiede il divorzio. L’ultima email al marito per avvisarlo che sono pronte le carte da firmare per il divorzio è datata 26 gennaio 2011, il pomeriggio di 2 giorni dopo è venerdì e il papà passa a prendere le piccole per il weekend, come da accordi.

Il 30 gennaio, l’ultima telefonata dell’uomo per avvertire la moglie che le piccole stanno bene e sono a casa di un amico. Spiega che il giorno dopo le avrebbe portate lui a scuola. Il 3 febbraio il suicidio dell’uomo nelle campagne della Capitanata. Poi il buio. In questi anni, tante sono state le segnalazioni, più o meno credibili. C’è un testimone che addirittura afferma che le piccole sarebbero vive e vivrebbero in Sudamerica. Finora però non si sono mai avute certezze sulla sorte delle 2 bambine.

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