Coronavirus | grave falla sulla Westerdam| sbarca un infetto

A bordo della nave Westerdam approdata in Cambogia ci sono stati controlli contro il Coronavirus praticamente nulli. C’erano anche 5 italiani ed un infetto.

Coronavirus
Controlli contro il Coronavirus scarsissimi a bordo della nave Westerdam FOTO viagginews

La nave da crociera ‘Westerdam‘ trasportava cinque cittadini italiani ed anche almeno un individuo affetto da Coronavirus. Nonostante la presenza di persone contagiate, tutti i passeggeri sono sbarcati in Cambogia senza che le autorità locali procedessero con le dovute procedure di controllo. Allo stesso modo non c’è stata alcuna misura di quarantena, e questo potrebbe dare adito a possibili nuovi casi di propagazione e di diffusione della malattia. Ne parla ‘La Repubblica’, che puntualizza anche come i nostri cinque connazionali potrebbero veicolare il Coronavirus dalle nostre parti qualora debbano presentare sintomi della patologia che ha fatto quasi 2mila morti in due mesi (dei quali quasi il 100% in Cina). L’ambasciatore italiano in Thailandia, Lorenzo Galanti, riferisce proprio a ‘La Repubblica’ che “non abbiamo ricevuto nessuna richiesta di assistenza dai nostri connazionali in Cambogia”. Galanti si è interessato al caso dal momento che l’Italia non ha alcuna ambasciata in quel Paese.

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Coronavirus, controlli molto scarsi sulla Westerdam: ora c’è apprensione

Il loro sbarco è avvenuto venerdì 14 febbraio 2020, prima che si sapesse della presenza di affetti da Coronavirus a bordo. Le autorità sono alla loro ricerca per sottoporli a controlli sanitari cautelativi. Di loro si sa che due risiedono in Brasile e che risiedono lì, con doppia cittadinanza. Il caso della nave ‘Westerdam’ sta facendo discutere per questa grave mancanza di efficienza nei controlli, con la sicurezza del tutto bypassata. L’imbarcazione è rimasta in mare per dieci giorni, dopo che cinque stati asiatici le avevano vietato di sbarcare nei propri porti. A bordo c’erano 2200 persone, delle quali 1454 turisti e 802 membri dell’equipaggio, provenienti tutti da 41 Paesi del mondo. Alla fine è stata la Cambogia a fornire il permesso di sbarco, con circa metà dei passeggeri che hanno lasciato la nave.

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Un semplice questionario e la misurazione della temperatura

Tra i presenti c’erano circa 20 persone che presentavano sintomi tipici da Coronavirus. Ma l’esito a seguito di rapidi controlli era stato negativo. Questo deve avere persuaso le autorità locali ad avere una mancanza di prudenza ed a fare sbarcare tutte le persone a bordo, dopo averle sottoposto semplicemente ad un questionario e ad un controllo della temperatura corporea. Già all’indomani una statunitense di 83 anni che aveva viaggiato su quella nave e che ha poi raggiunto la Malesia con un volo charter, ha mostrato la positività alla malattia, unitamente al marito. Ora si trovano entrambi ricoverati e la cosa sta provocando una comprensibile preoccupazione. Perché nel frattempo la Cambogia ha consentito a tutti di lasciare il proprio territorio e di fare ritorno a casa, nelle parti più disparate del mondo.

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