Steven Babbi, chi era l’operaio morto di cancro

Chi era Steven Babbi, l’operaio morto di cancro: il gesto dei colleghi e dei suoi datori di lavoro, la sua battaglia e la sua storia emblematica.

(Facebook)

La storia di Steven Babbi è diventata emblematica: il giovane operaio di Cesenatico ha perso nelle scorse ore la sua battaglia contro il cancro. Al suo fianco, i colleghi – ma soprattutto i suoi datori di lavoro – non gli hanno mai fatto mancare il sostegno.

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Una vicenda simile a quella di tante altre quella dell’operaio della Siropack, che ancora una volta dimostra come a volte il privato fa molto di più di quanto debba fare lo Stato.

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La vicenda di Steven Babbi, l’operaio malato di cancro

Originario di Bagnarola di Cesenatico, Steven Babbi era affetto da un tumore, un sarcoma che non gli ha lasciato scampo, da molti anni. Nel 2017 fu al centro di un caso nazionale quando l’Inps gli sospese l’indennizzo in busta paga. Questo perché aveva superato i sei mesi di malattia. ‘Abbandonato’ dall’Inps, il giovane operaio venne ‘adottato’ dai suoi stessi datori di lavoro, i coniugi De Lucia, che per il loro gesto sono stati anche premiati dal presidente Sergio Mattarella. Di recente, il ragazzo aveva ricevuto anche la visita all’ospedale Rizzoli di Bologna del suo cantante preferito, Vasco Rossi.

Rocco De Lucia, il suo datore di lavoro, promette battaglia anche dopo la morte del suo giovane dipendente. Per questo si batte per l’istituzione di una ’Legge Steven’, per “non lasciare che accada mai più che un malato oncologico si ritrovi con una busta paga a zero euro”. Come spiega ‘Il Resto del Carlino’, l’imprenditore si batte perché “tutti gli uomini e le donne hanno diritto alla dignità, in primis i malati gravi” e aggiunge che “lo Stato ha il dovere di aiutare i dipendenti e gli imprenditori che li assumono”.

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