Omicidio Megan Newton, 19enne in carcere: “L’ha stuprata e accoltellata”

Joseph Trevor, 19 anni, ha ammesso di aver ucciso la 18enne allenatrice di calcio Megan Newton a casa sua a Stoke-on-Trent, in Inghilterra. 

Joseph Trevor ha ammesso di aver stuprato e assassinato Megan Newton, 18enne allenatrice di calcio uccisa lo scorso aprile in casa sua a Stoke-on-Trent, in Inghilterra. L’ha strangolata fino a farle perdere conoscenza e poi colpita brutalmente con almeno 8 pugnalate alla schiena, lasciando il suo corpo ormai privo di vita completamnte nudo sul letto. Il 19enne reo confesso dovrà scontare almeno 21 anni di carcere.

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La verità sulla tragica morte di Megan Newton

Poco prima del brutale omicidio Trevor era stato portato in un commissariato di Polizia in quanto trovato in possesso di sacchetto di polvere bianca, a quanto pare ketamina. Gli agenti si sono però limitati a sequestrare la “merce” e lo hanno lasciato andare, avvertendolo semplicemente che avrebbe dovuto ripresentarsi di lì a qualche giorno. Megan Newton è stata aggredita dopo aver invitato il suo assassino nel suo appartamento – in un complesso residenziale – perché era troppo ubriaco e “fatto” per tornare a casa. Il killer l’ha violentata e uccisa nelle prime ore del 20 aprile, in quello stesso appartamento dove era stato invitato a entrare come atto di gentilezza.

Quella notte Megan aveva terminato il suo turno in un negozio di fish and chips alle 22:20 circa, era tornata a casa e si era cambiata prima di uscire nuovamente intorno alle 23:00. Il padre di Megan, Michael, ha dichiarato: “Era così entusiasta di finire il college e aveva pensato di andare in America per studiare. Non la vedrò mai crescere e sbocciare nell’incredibile donna che sarebbe stata. La mia vita è stata fatta a pezzi. Era una ragazza giovane, premurosa, gentile, amorevole e simpatica”. Nel corso del processo è emerso che Trevor – che viene da una famiglia “bene” del posto ed era anche un bravo studente e calciatore – un mese prima del delitto aveva cercato di togliersi la vita.

EDS

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