Il caso della morte di Alessandro Polizzi: il delitto di Via Ricci a Perugia, movente e assassino, a che punto è il processo per omicidio.
Nel marzo 2013, la polizia di Perugia è chiamata a intervenire in un appartamento al civico 14 di via Ricci. Qui riversi a terra ci sono i corpi di Julia Tosti, figlia del proprietario dell’appartamento, e del 24enne Alessandro Polizzi. Quest’ultimo è privo di vita, la ragazza si salva.
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Per quell’omicidio, vengono arrestati padre e figlio, Riccardo e Valerio Menenti: secondo i giudici il primo è l’autore del delitto e viene condannato all’ergastolo come esecutore materiale, il secondo a sedici anni e mezzo con l’accusa di concorso in omicidio.
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Perché è stato ucciso Alessandro Polizzi: il caso dell’omicidio
Ma qual è il movente dell’omicidio avvenuto nel marzo di sei anni fa a Perugia? Secondo quanto ricostruito, tra Alessandro Polizzi e Valerio Menenti c’era stato uno scontro violento provocato dalla rivalità scoppiata a causa di Julia Testi. Questa infatti era stata fidanzata con Menenti prima di intraprendere una relazione con la vittima. C’era stata addirittura una colluttazione e Menenti aveva riportato lesioni al volto e per questo era stato ricoverato al Santa Maria della Misericordia.
Al momento dell’omicidio, era ancora ricoverato e a commettere l’omicidio fu il padre del ragazzo, Riccardo Menenti. Suo figlio viene invece considerato il mandante, pienamente consapevole del piano del padre, che quindi agì proprio con la complicità del giovane. Menenti padre si trova ai domiciliari nonostante la condanna in Appello e per questo vivaci proteste ci sono state da parte della famiglia di Alessandro Polizzi, attraverso i suoi legali.