Giuseppe Sciannimanico: il caso del giovane ucciso a Bari

Come è morto Giuseppe Sciannimanico: il caso del giovane ucciso a Bari nell’ottobre 2015, le indagini per scoprire l’autore del brutale delitto.

Giuseppe Sciannimanico

Agente immobiliare di 28 anni, Giuseppe Sciannimanico venne ucciso a Bari il 26 ottobre 2015. Il delitto ebbe vasto rilievo all’epoca nell’opinione pubblica: molti gli aspetti che non erano chiari e su cui indagò la polizia.

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L’omicidio del giovane avvenne in una strada isolata del quartiere Japigia di Bari: due i colpi di pistola mortali, subito sembrò un’esecuzione. Ma chi e perché poteva averlo ucciso?

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Chi ha ucciso Giuseppe Sciannimanico: le indagini sulla sua morte

Un altro aspetto che sembrò emergere subito fu quello che il giovane potesse essere stato tratto in inganno da qualcuno che conosceva. Probabilmente aveva un appuntamento, ma con chi? Esclusa la pista passionale, ma anche legami con la malavita locale, l’attenzione si sposta sul lavoro del giovane immobiliarista. Questi stava aprendo una propria agenzia e gli inquirenti hanno il sospetto che qualcuno potesse essere invidioso della nuova attività.

Gli inquirenti spostano la loro attenzione verso il 50enne Roberto Perilli, ritenuto il mandante dell’omicidio e poi condannato in primo grado all’ergastolo. Ma non fu lui a uccidere Giuseppe Sciannamanico, bensì un sicario da lui assoldato. Si tratta del pregiudicato barese 54enne Luigi Di Gioia. Entrambi vennero arrestati a novembre 2015. Per Di Gioia è diventata definitiva la condanna in Cassazione alla pena di 30 anni di reclusione: la sentenza è stata emessa a maggio 2019, poiché il killer al contrario del mandante ha scelto il rito abbreviato.

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