“Fate meno figli per salvare il pianeta”: bufera sul volantino del comune Pd

Per salvare il pianeta e incidere sui cambiamenti climatici bisogna fare meno figli: così si legge in un volantino shock del Comune di Cremona. Ed è subito polemica.

La soluzione per salvare il pianeta? Fare meno figli (tra le altre). E’ quanto si legge su un opuscolo distribuito nel punto informativo Spazio Comune di Cremona e realizzato dall’associazione Filiera Corta Solidale in collaborazione con l’amministrazione municipale. Limitare la prole è – testualmente – una delle “azioni individuali più efficaci per mitigare i cambiamenti climatici”. Va da sé che l’invito a non procreare – che si aggiunge a quelli a consumare meno carne rossa e a non usare auto e aereo – ha immancabilmente scatenato una pioggia di polemiche.

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I troppi figli responsabili del cambiamento climatico?

Il volantino incriminato è tuttora in circolazione, ma lo sarà ancora per poco. Così almeno assicura il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti: “Non avevo visto il libretto prima che diventasse un caso – ha dichiarato il primo cittadino -. Quello che c’è scritto è profondamente sbagliato e stupido, grave e non condivisibile. Gli assessori hanno spiegato che è un contenuto estrapolato malissimo da un contesto più generale di uno studio. Verrà ritirato”.

Dopo il polverone scatenato dal volantino anche Laura Rossi di Filiera Corta Solidale, autrice dei testi, ha voluto chiarire quella che voleva esserne la finalità: “Mi dispiace molto di aver urtato la sensibilità di qualcuno, ma quanto scritto voleva avere un respiro ben più ampio rispetto alla realtà locale. Ci siamo poi resi conto del fatto che l’eccessiva sintesi ha dato luogo a un fraintendimento e per questo l’opuscolo verrà ritirato e riscritto più chiaramente, ma gli studi internazionali affermano che il contenimento del sovrappopolamento mondiale può aiutare nella lotta ai cambiamenti climatici”.

La stessa Rossi aggiunge: “Più siamo più consumiamo e questo è indubbio. Certo, si parla di fenomeni globali e l’intenzione non era assolutamente quella di mettere in dubbio la libertà personale di ciascuno. Sono perfettamente consapevole dell’invecchiamento della popolazione italiana e del calo della natalità, ma in quell’opuscolo non volevamo dare indicazioni sul qui e ora. Non ho l’arroganza di calpestare le responsabilità e le decisioni individuali. Nella nuova versione della pubblicazione questi concetti verranno esplicitati meglio”. Intanto la notizia rimbalza da un sito all’altro, con prese di posizione anche di esponenti politici nazionali, a partire da Matteo Salvini…

EDS

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