Sanremo 2020, scoppia il caso: “Censurato Roger Waters”

Scoppia il caso a Sanremo 2020: nella prima serata “censurato Roger Waters”, la Rai replica alle accuse e dà le sue spiegazioni.

(ALBERTO PIZZOLI/AFP via Getty Images)

Polemiche che non mancano mai al Festival di Sanremo e stavolta viene ‘coinvolta’ una star internazionale, ovvero Roger Waters, uno dei cofondatori dei Pink Floyd.

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C’era infatti attesa ieri sera per il messaggio che avrebbe dovuto mandare alla platea dell’Ariston: un video trasmesso prima del monologo di Rula Jebreal, ma che non è mai stato mandato in onda. “È un regalo che Rula ha fatto a noi che amiamo molto la musica”, ha spiegato Amadeus ieri mattina.

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Censurato Roger Waters a Sanremo? La Rai replica alle accuse

Invece, il ‘regalo’ non è arrivato: qualcuno sui social network polemizza e parla apertamente di censura. Roger Waters è noto infatti per alcune sue prese di posizione importanti, tanto da essere stato accusato anche di antisemitismo. Ma il direttore di Rai 1 Stefano Coletta respinge le accuse di censura e spiega: “Le scalette ammettono possibilità di variazione. E quando l’abbiamo rivista, proprio io ho pensato che il preludio di Roger Waters fosse uno start ritardante al monologo di Rula”.

Le ragioni politiche, insomma, non c’entrano nulla, spiega Coletta, che rileva invece come il monologo di Rula Jebreal non avesse bisogno di introduzioni: “Questo quadro si bastava da solo ho pensato che non avesse bisogno di alcuna introduzione, non parlavamo di fiction ma di dato biografico”. Sull’orario della messa in onda, dopo la mezzanotte, il direttore di Rai 1 chiarisce: “Parlare di suicidi dopo le 22.30 è uno dei cardini che dobbiamo osservare”.

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