Molestie sul treno | politico denuncia “marocchini” | ma erano i controllori

Inventa una polemica a stampo razzista contro l’immigrazione ed accusa genericamente “dei marocchini” per delle molestie sul treno. Alla fine la verità viene a galla.

molestie sul treno baudet
Il politico Thierry Baudet denuncia molestie sul treno e monta una assurda polemica razzista FOTO viagginews

È nei guai Thierry Baudet per via di una fake news relativa a delle presunte molestie sul treno subite da due sue amiche. Lui è un politico di nazionalità olandese abbastanza conosciuto dalle sue parti. Ha fondato il partito ‘Forum per la Democrazia’ ed in ambito europeo ha stretto un vincolo di alleanza con Giorgia Meloni, con la quale condivide molte idee.

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Ma Bauet è un personaggio alquanto controverso, a causa delle sue posizioni che più volte lo hanno portato a ricevere delle accuse di razzismo. Tra le sue convinzioni c’è anche quella di stroncare il fenomeno dell’immigrazione. Lui su un messaggio lasciato su Twitter qualche giorno fa aveva parlato di alcune sue amiche che avrebbero ricevuto gravi molestie sul treno. Ma l’accusa sarebbe falsa. E di questo Baudet dovrà rispondere appena rientrerà in Olanda da Roma, dove attualmente si trova per degli impegni politici. Il 37enne parlamentare ha scritto: “Presentare una denuncia è ovviamente del tutto inutile. Oh, caro olandese ingenuo! Vota finalmente per il cambiamento. Liberati da questa assurdità politicamente corretta! Salva questo Paese”.

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Abusi sul treno, non erano “marocchini” ma controllori

Parole che Baudet aveva accompagnato con una foto dei presunti assalitori. Ma alcuni accertamenti e testimonianze raccolte da parte delle forze dell’ordine hanno acclarato che le persone ritratte in quella immagine non corrispondono alla generica indicazione di “marocchini” data da Baudet. Mentre proprio quest’ultimo ora dovrà quasi certamente affrontare una accusa per calunnia, oltre ad un danno di immagine rilevante. La vera versione di quanto accaduto vedrebbe le due amiche del politico rifiutare di mostrare a dei controllori sul treno il necessario biglietto di viaggio. Le persone ritratte in foto sarebbero per l’appunto tre lavoratori delle ferrovie olandesi ed un ufficiale di polizia, come affermato da un altro operatore dei treni. Controllori ed addetti alla sicurezza non erano dotati di uniforme. Cosa che sembra normale in Olanda a bordo di mezzi pubblici.

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Thierry Baudet ha fatto una figuraccia

E probabilmente, proprio per la mancanza di una divisa ufficiale, le donne in questione avrebbero opposto un rifiuto alla richiesta di mostrare i loro ticket di viaggio. Commettendo però un reato. Un portavoce delle ferrovie olandesi comunque parla di un episodio di “assolutamente nullo rilievo” e di “condotta corretta da parte dei nostri dipendenti”. Ma su Thierry Baudet è scoppiata una bufera e sono tanti i parlamentari che ora pretendono le sue scuse pubbliche. Zohair el Yassini, un parlamentare di centrodestra tra l’altro, si scaglia contro di lui: “Se hai sangue marocchino che scorre nelle tue vene, Thierry Baudet ti vede come un potenziale criminale, nonostante il tuo cuore olandese”. Mentre Denk, partito anti-razzista, parla delle gravissime conseguenze che falsi messaggi sui social possono comportare se veicolati dai politici. Peggio ancora se in malafede.

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Finalmente l’ammissione “ma l’immigrazione è un problema”

L’autore del tweet si è inizialmente trincerato dietro ad un imbarazzato silenzio, per poi lasciare un commento sulla sua pagina Facebook. E qui ha sminuito la gravità dei fatti, descrivendo gli iniziali abusi sul treno subiti dalle sue amiche come un qualcosa di meno grave. “Hanno ricevuto comportamenti intimidatori verbali e non tali da lasciarle molto insicure nei momenti successivi”. Ma Baudet ha anche ammesso di avere risposto con leggerezza e con fermezza eccessive, pur ribadendo il proprio punto di vista sull’immigrazione “che causa problemi di integrazione e mancanza di sicurezza negli olandesi, ogni giorno”. Ad ogni modo la polizia indaga sul caso ed il politico potrebbe ricevere delle accuse ben precise.

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